Microchip nel cervello: Elon Musk cerca cavie umane per Neuralink. “Useranno la forza del pensiero”

21 Set 2023 18:53 - di Vittorio Giovenale
Neuralink

“Il primo paziente umano riceverà presto un dispositivo Neuralink“. Ad annunciarlo è il magnate proprietario di X, Elon Musk, che proprio attraverso il social network amplifica la comunicazione della sua compagnia che lavora a interfacce cervello-computer. Neuralink aveva infatti riferito un paio di giorni fa di aver aperto il reclutamento per il primo trial clinico sull’uomo. Si testa un chip da impiantare nel cervello. L’invito a candidarsi per lo studio è rivolto a persone che soffrono di “quadriplegia causata da una lesione del midollo spinale o di Sla, sclerosi laterale amiotrofica”. “Potreste essere idonei”, twitta l’azienda.

“Puntiamo a un interfaccia cervello, computer wireless impiantabile”

“Questo ha il potenziale per ripristinare il pieno movimento del corpo”, aggiunge via social Musk, mentre la notizia rimbalza sui media di tutto il mondo. “Immaginate se Stephen Hawking lo avesse avuto a disposizione”, commenta infine. L’azienda aveva spiegato in una nota rilanciata via social di aver ricevuto l’approvazione di un comitato di revisione indipendente, e del primo sito ospedaliero coinvolto, per poter iniziare il reclutamento per il suo primo studio clinico sull’uomo. Un esperimento battezzato ‘Prime’ (Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface ). “Un innovativo studio sperimentale su dispositivi medici per la nostra interfaccia cervello-computer wireless completamente impiantabile”, lo aveva descritto Neuralink. Obiettivo: valutare “sicurezza dell’impianto e del robot chirurgico” e “funzionalità iniziale dell’interfaccia, per consentire alle persone con paralisi di controllare i dispositivi esterni col pensiero”.

Neuralink: i candidati devono avere almeno 22 anni

Il robot chirurgico verrà utilizzato per posizionare i fili ultrasottili e flessibili dell’impianto in una regione del cervello che controlla l’intenzione del movimento. Una volta posizionato, il sistema, esteticamente invisibile, è stato progettato per “registrare e trasmettere segnali cerebrali in modalità wireless a un’app che decodifica l’intenzione del movimento. L’obiettivo iniziale? Garantire la capacità di controllare il cursore o la tastiera di un computer usando solo il pensiero”.

Lo studio Prime viene condotto nell’ambito dell’esenzione per dispositivi sperimentali concessa dall’ente regolatorio statunitense Fda nel maggio del 2023 e, assicura Neuralink, “rappresenta un passo importante nella nostra missione”. I candidati, secondo quanto si legge nella brochure dello studio, devono avere “almeno 22 anni d’età” e vengono stimati “6 anni” per il completamento dello studio.

Lo step di Neuralink arriva a 9 mesi dall’annuncio di Musk, a dicembre dello scorso anno. Il magnate, nel corso del ‘Neuralink Show and Tell’, aveva pronosticato il debutto dei chip nel giro di 6 mesi circa. I tempi non sono stati pienamente rispettati, ma la sperimentazione sembra vicina. “Stiamo lavorando sodo, prima di inserire un chip in un essere umano vogliamo essere sicuri che funzioni alla perfezione”, aveva detto il fondatore di SpaceX.

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