“Le adultere vanno prese a sassate”: non siamo a Birmingham, ma in Italia: inchiesta di Quarta Repubblica

11 Set 2023 18:11 - di Redazione
Adultere Birmingham Italia

Non solo Birmingham, anche in Italia le donne islamiche vengono lapidate. Puntata sconcertante da non perdere di “Quarta Repubblica” questo lunedì sera. Un reportage raccapricciante nell’Islam radicale nel nostro Paese viene anticipato per ampi stralci dal Giornale on line. Se le donne tradiscono «vanno messe sotto terra e colpite con sassi sulla testa e sul corpo fino a farle morire». L’adulterio? «Va punito con le frustate». Questo un piccolo “assaggio” di alcune frasi di uomini appartenenti alla comunità islamica romana. L’inchiesta non riguarda solo la Capitale, tocca Trieste, Imperia, Torino, Monfalcone. Le frasi sulla lapidazione pronunciate dall’imam di Birmingham hanno sconcertato: la donna trovata colpevole di adulterio – disse – va prima “sepolta fino alla vita” per “salvaguardarne il pudore”; e solo dopo si può dare inizio al lancio delle pietre, che termina quando la condannata muore per le lesioni. Venire a conoscenza che anche a casa nostra vigono queste “istruzioni” scuote nel profondo.

Viaggio allucinante nell’Islam radicale a Quarta Repubblica

Nonostante da tempo esista una convivenza religiosa e in Italia quella islamica sia la seconda religione più praticata, la condizione e la concezione della donna è per noi inaccettabile. Gli inviati di Nicola Porro ci pongono di fronte a uno spaccato agghiacciante. «Le donne non possono pregare con gli uomini perché questi non possono guardarle» raccontano dalla moschea di Trieste. Sono le regole della Sharia – alle quali si deve sottostare per forza. Ancora: solo 7 su 1700 lavoratori a Monfalcone lavorano: eppure si tratta di una delle comunità islamiche più numerose del Paese. «La sharia dice che senza velo non posso uscire», dice  una bambina di 10 anni ai cronisti nel centro di preghiera della cittadina. E l’imam spiega: «Qui insegniamo le regole dell’Islam, i bambini piccoli sono dei contenitori che vanno riempiti con le regole giuste».

“Le adultere vanno prese a sassate”

Non solo, la gran parte dei musulmani intervistati vorrebbero le Corte Islamiche, sul modello inglese: ossia l’istituzione di tribunali islamici che regolamentino affari matrimoniali e familiari. Il che non è ammissibile. Non è con lo sbandierato Ius soli proposto dalla sinistra che questo problema di convivenza e di mentalità potrà essere risolto. Quando ci sono uomini che – come raccontano le anticipazioni – dopo la preghiera ammettono candidamente, in presenza delle telecamere: «È una cosa gravissima il tradimento. Il corpo della donna deve essere solo del marito. Per questo va presa a sassate se commette peccato». Durante il reportage, già di per sé sconcertante, sono apparse uno schiaffo le parole del presidente dell’Ucoii Picardo (Unione Comunità Islamiche Italiane): è uno dei massimi esperti di Islam in Italia e a Quarta Repubblica si è detto quasi certo che i tribunali islamici verranno istituiti, questione di tempo. «Al momento è impossibile qui in Italia, è solo una riflessione, una considerazione teorica. Ma è una questione di forza: nel momento in cui le comunità saranno così forti da richiederlo, lo richiederanno. E lo otterranno».

La “provocazione di Picardo (Ucoii) alla giornalista di “Quarta Repubblica”

Poi arriva la sua provocazione a una giornalista della troupe: “Non so sua figlia chi gliela tiene, però sarebbe meglio se si potesse dedicare alla figlia un po’ di più”. Allucinante. E’ intervenuta Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia, non ha appena lette le anticipazione del servizio. “Scioccanti, violente e provocatorie le parole del presidente dell’Ucoii Picardo.  Mi riservo di ascoltare l’intervista integrale – ha specificato- per ogni più opportuna valutazione e azione. Provocare una donna che sta facendo il proprio lavoro, intimandole di stare a casa a seguire la figlia invece di fare domande, è inaccettabile. Sappia Picardo che le donne in Italia, tutte le donne, comprese quelle islamiche, hanno pieni diritti. E non sono sottomesse a nessuno. Intimidire e minacciare in questo modo oltre a essere vergognoso, è di una violenza inaudita. Picardo dice di rappresentare il mondo islamico in Italia e in passato ha interloquito a questo titolo con le più alte cariche dello Stato. Ora mi aspetto che anche chi gli ha dato ‘guazza’ e credito, come noti esponenti del Partito democratico, stigmatizzi fermamente questo suo atteggiamento”. Siamo in attesa di un commento da parte delle sinistre.

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