Foti: “Su Caivano non solo norme repressive. Nella Finanziaria previsti aiuti ai ceti deboli”

8 Set 2023 8:44 - di Giulio Fioretti
Foti

Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Il Messaggero parla dei provvedimenti adottati dal Consiglio dei Ministri in materia di minori e lancia uno sguardo alla prossima manovra finanziaria. “Il decreto sui minori non contiene solo norme repressive e va guardato nel suo insieme. Nel merito, concordo con entrambi i provvedimenti. Se un genitore non invia i figli alla scuola dell’obbligo deve essere premiato?”. Sul sequestro dei cellulari aggiunge che, “si può discutere sulla sua attuazione tecnica. Ma nessun dubbio sull’effetto deterrente. Oggi per un ragazzo non avere il cellulare è peggio di non guidare o uscire liberamente”.

Foti: “Giusto intervenire sulla pornografia online”

Riguardo alle obiezioni che il governo sia intervenuto sulla scia di fatti di cronaca, il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia dice: “Meglio intervenire che discutere in eterno. I fatti di Palermo e Caivano hanno dimostrato che le norme in vigore sono insufficienti. Serve una legislazione all’altezza dell’escalation di violenza da parte delle baby gang”. Un accenno anche alle nuove norme sui divieti di accesso libero alla pornografia online: “Sì, sono d’accordo. C’è una pornografia fatta di immagini violente e sadiche che purtroppo incidono sulla formazione psicologica degli adolescenti”.

“Superbonus? Un disastro”

Sulla legge finanziaria, Foti sottolinea che, “per le promesse elettorali c’è una legislatura di cinque anni. Facciamo i conti con una congiuntura inimmaginabile dieci mesi fa. Oltre alla prosecuzione della guerra ed il caro-energia, la crisi del grano e l’inflazione. Per non dire della brusca frenata dell’economia tedesca”. Poi, l’argomento del Superbonus: “Saranno i cittadini a giudicare, numeri alla mano, i danni che il Superbonus ha fatto alle casse dello Stato. Doveva costare 36 miliardi di euro, è costata 101 miliardi. Il bonus facciate doveva costare 5,9 miliardi, siamo già a 26”. Le  priorità della manovra saranno, “taglio del cuneo fiscale, aiuti alle famiglie, sostegni alle imprese, sanità”. Riguardo alla terzietà del commissario Gentiloni, Foti aggiunge di sperare che, “tutti giochiamo con la stessa maglia. E questo, nelle trattative sul Patto di stabilità, significa riconoscere che non si può tornare alle vecchie regole in vigore prima del Covid e della guerra”.

“Nessun ribasso della soglia di sbarramento”

Nell’intervista al quotidiano romano, il capogruppo di Fdi parla anche delle riforme costituzionali e smentisce che la soglia di sbarramento per le europee venga portata al 3%. “Non c’è ancora un testo sulle riforme. Ma posso garantire che nessuno al governo ha l’obiettivo di invadere il campo delle competenze del presidente della Repubblica”, mentre sull’ipotesi della soglia di sbarramento del 3 per cento per le elezioni europee, precisa che, “non è un tema all’ordine del giorno”. Un’ultima chiosa sulle alleanze in Europa dopo le elezioni: “Se ne parlerà chiaramente alla fine ma noi vogliamo riproporre il modello italiano del centrodestra”.

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