Fisco, anche l’Ocse promuove il governo Meloni: “Politiche che hanno aiutato famiglie e imprese”

13 Set 2023 18:18 - di Federica Parbuoni
fisco ocse

Anche l’Ocse promuove le politiche fiscali del governo. Il rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico sulle riforme fiscali nel 2023, infatti, sottolinea come le misure adottate dall’esecutivo vadano nella giusta direzione di aiutare famiglie e imprese. Il rapporto arriva, tra l’altro, nel giorno in cui l’Inps certifica, conti alla mano, l’efficacia del taglio del cuneo fiscale, che porterà nelle buste paga dei lavoratori italiani mediamente 100 euro in più, di fatto consegnando loro in un anno una ulteriore mensilità di stipendio da 1.200 euro al mese.

L’Ocse promuove le politiche fiscali del governo

L’Italia, evidenzia il rapporto dell’Ocse sul fisco, “ha ridotto il carico fiscale dei lavoratori autonomi e delle imprese prive di personalità giuridica per rilanciare l’attività economica. Ha aumentato del 31% la soglia massima di gettito per il regime di flat tax sostitutivo del 15% disponibile per gli imprenditori e i lavoratori autonomi, portandola a 85mila euro”. Inoltre, ha introdotto “una flat tax incrementale per l’anno fiscale 2023″.

Un fisco che “aiuta famiglie e imprese”

E, ancora, ha “ridotto l’imposta sostitutiva dal 10% al 5% sui premi legati alla produttività e alla qualità fino a 80mila euro l’anno allo scopo di promuovere la produttività e il pagamento delle tasse”. Oltre a questo, l’Ocse ricorda anche che l’Italia ha introdotto una “riduzione temporanea dei tassi di contribuzione per la sicurezza sociale degli impiegati al fine di aiutare le famiglie a fronteggiare l’aumento del costo della vita” e alcuni crediti d’imposta per “aiutare le imprese a fare fronte all’incremento dei prezzi dell’energia”.

L’importanza del taglio del cuneo

Dunque, un giudizio positivo, da parte di un organismo internazionale che in passato aveva avvertito, se non proprio bacchettato, l’Italia sui rischi di una tassazione troppo elevata, concentrandosi proprio sulla necessità di ridurre il cuneo, e stroncando invece  apertamente, come controproducenti, le varie ipotesi di patrimoniale avanzate dalla sinistra.

 

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