Eredità di Berlusconi, i 5 figli firmano l’accordo in “totale armonia”: ecco cosa prevede il testamento
Si è chiuso, nel segno dell’armonia e dell’unità familiare, il lungo capitolo dell’eredità di Silvio Berlusconi. La firma, sulla quale si è lavorato dalla morte del Cav del 12 giugno scorso, per arrivare a un’accettazione senza beneficio di inventario, è avvenuta presso la storica Villa San Martino di Arcore. Ora il testamento è esecutivo sugli oltre cinque miliardi di valore del patrimonio. Un accordo che, sottoscrivendo l’accettazione delle volontà paterne, conferma il forte legame e il clima sereno tra i 5 fratelli. Con l’accettazione delle ultime volontà dell’ex premier, infatti, gli eredi hanno confermato la compattezza che ha sempre contraddistinto i legami della famiglia. Un tassello fondamentale che rappresenta anche la garanzia che il patrimonio, economico, morale e politico del Cav, verrà amministrato con una sostanziale continuità.
Eredità di Berlusconi, i 5 figli firmano l’accordo
Dunque, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, con una nota mandata dalla primogenita, presidente di Fininvest, hanno annunciato di «aver accettato l’eredità del loro padre, interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine. E ispirandosi alla sua immensa generosità». Un patrimonio, quello ereditato, del valore complessivo pari ad almeno 5 miliardi di euro, il cui cuore pulsante è rappresentato sicuramente dalla finanziaria di famiglia, la Fininvest, che sarà controllata per il 53% dai figli maggiori (Marina e Pier Silvio). E e per il restante 47% dai figli che il Cav ha avuto dal secondo matrimonio, Barbara, Eleonora e Luigi.
A Marina e Piersilvio il controllo di Fininvest
E allora, da quanto apprende e riporta l’Ansa da fonti a conoscenza del dossier, «l’accordo che i cinque fratelli Berlusconi hanno firmato oggi pomeriggio prevede un patto parasociale che recepisce le intese raggiunte, tra le quali una clausola di “lock-up”, cioè un impegno a non vendere quote, di 5 anni, in virtù della quale nessuno dei fratelli modificherà le quote possedute nelle proprie holding e conseguentemente in Fininvest». In particolare – fa sapere sempre l’Ansa – l’intesa che i cinque fratelli Berlusconi hanno sottoscritto oggi pomeriggio prevede che «Marina e Pier Silvio deterranno rispettivamente il 29,1% (insieme oltre il 58%) di Holding Italiana I. Holding Italiana II. Holding Italiana III. Holding Italiana VIII. In virtù di questo, la loro partecipazione complessiva e in trasparenza in Fininvest si tradurrà rispettivamente nel 26% (insieme il 52%)».
L’accordo sull’eredità di Berlusconi nel dettaglio
Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, avuti dal secondo matrimonio con Veronica Lario, deterranno invece rispettivamente «circa il 14% delle 4 Holding (insieme circa il 42%). La loro partecipazione complessiva e in trasparenza in Fininvest risulterà pertanto pari al 16% ciascuno (insieme il 48%)». Non solo. Sempre in base a quanto riferisce l’agenzia di stampa, «tutti e cinque i figli pagheranno secondo la ripartizione di tutto il patrimonio le cifre previste dai legati lasciati dal padre, pari a 230 milioni complessivi, per Paolo Berlusconi, Marta Fascina e Marcello Dell’Utri. Ciò significa che Marina e Pier Silvio contribuiranno per il 26% ciascuno, mentre Barbara, Luigi ed Eleonora per il 16% ciascuno. A quanto si apprende, per tutte le proprietà vige un regime di comunione per almeno 5 anni».
Il testamento ora è esecutivo
Il testamento, che ora è esecutivo, assegna di fatto ai figli del primo matrimonio di Berlusconi, Marina e Pier Silvio, il 53% del patrimonio. Con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società. Barbara, Eleonora e Luigi, invece, avranno una disponibilità personale molto importante. Come noto, infine, nei tre distinti testamenti olografi, Silvio Berlusconi ha lasciato anche tre lasciti: il primo da 100 milioni è in favore del fratello Paolo Berlusconi. Analoga cifra spetterà alla compagna Marta Fascina. E 30 milioni, invece, sono quanto il Cav ha disposto di lasciare all’amico di sempre, Marcello Dell’Utri.