Ennesima vignetta volgare del “Fatto” sulla Meloni. “Sei in Italia, devi mettere la faccia nella m…”
L’ultima vignetta del “Fatto Quotidiano” su Giorgia Meloni è molto simile alle precedenti, ovvero volgare, per non dire altro. Stamane, per ironizzare sulla frase che il premier ha detto a Lampedusa, come segnale di serietà nei confronti della gente che le chiedeva risposte – “Io ci metto la faccia” – il quotidiano diretto da Marco Travaglio ha giocato su una parola poco simpatica. “L’Italia è nella m…”, quindi la Meloni mette la faccia lì. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Se questa è satira politica, come quelle vignette sulla sorella della Meloni a letto con un immigrato e altre amenità del genere, allora davvero è il caso di rimpiangere i Forattini e i Giannelli.
Le vignette del “Fatto” contro la Meloni e la sua famiglia
Nello scorso aprile, la vignetta di Natangelo con Arianna Meloni a letto con un immigrato- “Obiettivo incentivare la natalità. Intanto, a casa Lollobrigida…”, per colpire il ministro Lollobrigida, marito di Arianna Meloni, sorella della premier e quindi anche suo cognato. In quell’occasione, a Natangelo era arrivata la solidarietà dell’altro vignettista del “Fatto“, Vauro. ”Ho mandato a Natangelo un messaggio di complimenti quando ho visto la vignetta, è azzeccatissima. Sono molto felice fra tanta satira bonacciona che c’è in Italia ci sia un giovane che fa satira vera e autentica”.
Nei giorni scorsi, “Il Fatto“ aveva preso di mira anche la figlia della Meloni, Ginevra, sempre con una vignetta di Natangelo con il titolo “Finite le vacanze in casa Meloni”. Nell’illustrazione si rappresentava bambina nel suo letto con la copertina rosa e la mamma Giorgia Meloni che urla: “Ginevra! Fuori dal letto e basta capricci”. “No, mamma”, ribatte la bimba. “E invece tu ora ti alzi, ti vesti, prendi il tuo zainetto e vai a dirigere il partito come tua mamma, tuo zio, tua zia, tuo”, prosegue la presidente del Consiglio. “No no e no! Io voglia andare a scuola!”. “Ginevra!”. Sempre sulla figlia della Meloni si era concentrato Vauro, con un riferimento alla “nipote di Mubarak”.