Camera, sì alla fiducia sul dl giustizia. Maschio (FdI): «Sintesi positiva sulle intercettazioni»
Con 201 sì, 125 no e 5 astenuti la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla fiducia al decreto legge con norme, tra le altre, sul processo civile e penale, le intercettazioni, il contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione. Il voto finale sul provvedimento è previsto in serata. E se, rispetto al metodo, il dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, lamenta quello che definisce «ricorso ossessivo al voto di fiducia e alla decretazione d’urgenza», nel merito è la maggioranza a difendere il testo appena votato.
Il provvedimento passa con 201 sì, 125 no e 5 astenuti
«Sulle intercettazioni – assicura infatti dai microfoni di Rai Parlamento il presidente della Commissione Ciro Maschio, di Fratelli d’Italia – è uscita una sintesi positiva. Abbiamo infatti esteso l’ambito di applicazione delle intercettazioni a reati gravi connessi alla criminalità organizzata, come il traffico illecito di rifiuti, il sequestro a scopo di estorsione ed altro. Dall’altra parte abbiamo intensificato le cautele nella tutela dei diritti dei cittadini indagati e intercettati». Tutt’altro che il cedimento sul fronte del sostegno alle esigenze investigative e nella tutela del principio di legalità sbandierato dall’opposizione.
Prescrizione, accordo in commissione Giustizia: anche Azione con FdI, FI e Lega
Nel frattempo, sempre in tema di giustizia, va segnalato l’accordo raggiunto in Commissione sulla prescrizione, con l’adozione come testo-base della proposta di legge a prima firma Pittalis, di Forza Italia. Tale articolato cancella la legge-Bonafede del 2019, che di fatto aveva abrogato la prescrizione, istituto posto a garanzia della durata dei processi e dei diritti del cittadino, facendo tornare in vita la legge ex-Cirielli. Una decisione che non mancherà di rinfocolare vecchie polemiche e di riaccendere il rapporto tra giustizia e politica. È anche vero, tuttavia, che la maggioranza ha ricevuto anche l’apporto di parte dell’opposizione. Con i deputati di FdI, FI e Lega ha votato infatti favorevolmente anche il relatore del provvedimento Enrico Costa, di Azione.