Blitz di Tor Bella Monaca, la Prefettura: “Ci saranno altri interventi”. Governo impegnato per risanare Roma
Il blitz di Tor Bella Monaca non è un fatto isolato, ma, “l’azione proseguirà con i prossimi futuri interventi”. Lo comunica in una nota la Prefettura di Roma sottolineando che, ”Il blitz è stato deciso in seno al comitato d’ordine e sicurezza pubblica tenutosi lo scorso 1 settembre alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e pianificato a seguito di successive riunioni tecniche in Questura. La massiccia presenza sul territorio di Tor Bella Monaca segue l’aggressione ai danni di Don Antonio Coluccia dello scorso 29 agosto”.
Espulsi immigrati irregolari e sequestrati contanti
”A seguito delle perquisizioni effettuate in oltre ottanta appartamenti, oltre al rinvenimento di sostanze stupefacenti, veicoli rubati e un’ingente somma di denaro contante (60.000 euro), sono state rimosse con l’ausilio di alcuni fabbri delle cancellate indebitamente collocate- si legge nella nota della Prefettura di Roma – Sono stati, inoltre, eseguiti decine di controlli nei confronti di persone sottoposte agli arresti domiciliari, mentre tre cittadini extracomunitari sono stati accompagnati in questura e per due di questi è stato emesso il provvedimento di espulsione”.
Il blitz e l’impegno del governo sulla Capitale
Il blitz di Tor Bella Monaca non è un gesto isolato ma un atto concreto e simbolico che segna un punto sostanziale nella lotta al crimine e al degrado che attraversano Roma. Più volte Il Secolo ha messo in evidenza il voluminoso giro di affari legato allo spaccio di stupefacenti, che consente ai diversi sottogruppi della criminalità romana e alla ‘ndrangheta un guadagno stimato in almeno un miliardo di euro l’anno. Un sottobosco nel quale si annidano nuove alleanze criminali e si osserva il ruolo di manovalanza attivo di tanti immigrati irregolari. Piantedosi ha già da tempo inviato nuovi agenti di polizia nella Capitale, a testimonianza di come ci sia una netta volontà di restituire il centro e le periferie alla sovranità dello Stato.
Il Comune deve fare la sua parte
Nell’ottica di un contrasto serio alla criminalità il Comune di Roma deve cambiare decisamente linea. Non solo per progetti di riqualificazione nelle periferie che gli spettano per competenza ma anche per potenziare fortemente la rete di videosorveglianza che è un indispensabile ausilio alle forze dell’ordine. Il sindaco Gualtieri finora ha brillato per assenza ma è indispensabile che consapevolizzi l’importanza di un’azione congiunta che non può prescindere dalla presenza del Campidoglio. Senza che il Comune impianti i sistemi di videosorveglianza( finanziati da appositi fondi europei) e senza la riqualificazione delle periferie, l’incisività delle operazioni di polizia sarà comunque depotenziata.