Blitz di Caivano, il plauso degli imprenditori. “Togliere la sovranità alla criminalità”
“Salutiamo con grande favore l’operazione di ordine pubblico effettuata ieri a Caivano, e ci auguriamo che iniziative del genere abbiano sempre più i caratteri dell’ordinarietà: non possono esserci pezzi di territorio di fatto sottratti alla legalità e lasciati in balia del crimine”. A dirlo è Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, che sollecita l’esecutivo Meloni ad occuparsi ora, “del contrasto ai crimini contro imprese e commercio” e a “un piano di legislatura contro furti, scippi e rapine nelle città”.
“Contestualmente -afferma Ruvolo – segnaliamo la necessità di un vero e proprio piano di legislatura per il contrasto in tutta Italia ai crimini (spesso erroneamente definiti ‘piccoli’) contro le imprese, il commercio e i relativi clienti”.
“Sbagliato chiamare piccoli crimini i reati”
“Chiamarli piccoli crimini – osserva Stefano Ruvolo – è un errore: per un’impresa, infatti, un furto o una rapina possono portare al dissesto di un’azienda o comunque a danni economici rilevantissimi; e anche per un cliente, una brutta avventura subìta (uno scippo ad esempio)”.
Per il presidente di Confimprenditori, “serve dunque un progetto che in tre-quattro anni renda molto più visibile e capillare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio: sia nei quartieri centrali che in periferia, sia di giorno che di notte. Questi tipi di reati (furti, rapine , scippi) sono giustamente vissuti da imprese e cittadini come una minaccia pesante, e come un criterio per valutare i governi. Tutti ne tengano conto”. “Colgo l’occasione – conclude Ruvolo – per chiedere al governo di istituire delle misure di sostegno (un fondo a carico dello Stato) per le imprese vittime di furti. È anche ipotizzabile un potenziamento dell’incoraggiamento a forme assicurative, sempre a carico dello Stato, che coprano adeguatamente i rischi”.
Per Caivano non solo operazioni di polizia
La nota di Confimprenditori conferma la bontà dell’azione di polizia compiuta il 5 settembre ma il governo, dopo la presenza sul luogo di Giorgia Meloni, non si è fermato qui, destinando ben trenta milioni di euro per la riqualificazioni delle periferie nel decreto Sud ed implementando di 20 unità il personale docente nella cittadina campana.