“Bella Ciao” per i maiali: arrivano i partigiani animalisti. Ma la peste suina è una cosa seria (video)

27 Set 2023 20:23 - di Penelope Corrado
peste suina

“Pumpa aveva 5 anni, era un maiale libero, Pumpa è stato ucciso il 20 settembre 2023”: l’oratore arringa il presidio animalista radunato a Pavia parlando dell’esecuzione dell’animale (per fronteggiare la peste suina africana), davanti al rifugio “Progetto Cuori Liberi” di Zinasco. È questo il momento più surreale del sit animalista.

Nel gruppo di manifestanti, qualcuno è in lacrime, anche cosiddetti vip, come Mariasofia Federico, ex concorrente di reality, oggi attiva nell’industria del porno. Tra i personaggi più noti spicca l’attrice Ornella Muti con la figlia Naike Rivelli, arrivate apposta dalla Capitale per protestare contro la soppressione di 9 maiali.

Gli animalisti hanno raggiunto il massimo del ridicolo intonando “Bella Ciao”, stringendo in mano la foto dei suini abbattuti; poi si sono sdraiati a terra per ricordarne l’uccisione. Uccisi per meri motivi di profilassi sanitaria. Sino ad oggi, infatti, sono stati scoperti, da metà agosto ad oggi, otto focolai di peste suina in provincia di Pavia, con oltre 33mila capi abbattuti.

La resistenza animalista e l’inno partigiano per i maiali

Mercoledì 20 settembre erano intervenuti polizia e carabinieri per forzare il picchetto davanti all’ingresso della struttura di Zinasco, e consentire così ai veterinari di sopprimere gli animali tramite iniezione letale: un intervento deciso da Ats, in seguito all’allarme per la diffusione della peste suina in provincia di Pavia.

Intervistatissima, Ornella Muti, che si è ritagliata questo ruolo di pasionaria degli animali. “Si poteva studiare un altro sistema, salvaguardando gli animali – ha detto Ornella Muti ai cronisti -. Non condivido neppure la violenza con cui si è voluto entrare nel rifugio: un’azione di forza, nella quale sono rimaste ferite tre persone”. D’accordo con l’attrice anche le decine di attivisti presenti oggi alla manifestazione: “I maiali soppressi non erano malati, erano animali di compagnia come lo sono cani e gatti. La loro uccisione non era necessaria: la struttura è infatti dotata di misure di biocontenimento. Questi suini non sarebbero mai entrati nella filiera agroalimentare”.

“Contro la peste suina serve tolleranza zero”

Duro il commento del vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio. “La peste suina africana è un problema serio e va affrontato in maniera seria. Le proteste pseudo ambientaliste hanno già fatto troppi danni, è il momento che queste persone si facciano da parte e lascino lavorare veterinari, forze dell’ordine e gli altri professionisti competenti chiamati a intervenire”.  “Contro questa malattia serve la ‘tolleranza zero’, nessun caso può essere trascurato”, ammonisce il senatore della Lega.

“Per questo, ritengo assurdo che manifestazioni scriteriate come quella di Sairano trovino non solo il sostegno di vip e influencer, ma anche la sponda politica del Movimento Cinquestelle, che evidentemente finge di ignorare le cause, gli effetti e le modalità di contagio della PSA”. “Alla Questura e all’ATS di PAVIA va tutta la mia solidarietà e l’invito a non lasciarsi scoraggiare e andare avanti con decisione nel contrasto all’emergenza”, conclude Centinaio.

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