Violenta la figlia di 11 anni e la fidanzatina del figlio: arrestato un pedofilo a Ravenna
Una vicenda da voltastomaco. Protagonista un uomo di Ravenna, ultracinquantenne, che dopo essere stato condannato per avere usato violenza contro la fidanzatina quattordicenne del figlio ha violentato la figlia di undici anni. Violenze andate avanti per più di quattro anni e perlopiù messe a segno di sabato, mentre la moglie non c’era e la figlia era a casa dopo la scuola. Quattro anni di violenze costati all’uomo una custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Janos Barlotti su richiesta del Pm Stefano Stargiotti sulla base delle verifiche effettuate dalla polizia.
L’arresto giovedì a Ravenna
Giovedì 24 agosto l’uomo nell’interrogatorio di garanzia, in dichiarazioni spontanee davanti al Gip, ha in buona sostanza ammesso i fatti in lacrime sostenendo di non voler creare ulteriori problemi alla sua famiglia. È quindi tornato in carcere a Forlì dove sta scontando nove anni di reclusione per la prima vicenda, quella relativa alla fidanzatina del figlio della quale aveva abusato con la scusa di dare consigli di sesso alla coppia di giovani. Talvolta era lui ad abusare della 14enne, altre volte osservava i due ragazzi nelle effusioni e altre ancora proponeva loro la visione di film pornografici.
Gli abusi emersi durante la psicoterapia della bambina
Gli abusi sulla figlia sono emersi di recente quando la ragazza si è rivolta a una psicoterapeuta per superare il trauma e la segnalazione dello specialista ha fatto scattare le indagini dell’apposita sezione della squadra Mobile ravennate. È emerso che all’inizio in famiglia un po’ tutti, specie la moglie, pensavano che l’uomo fosse innocente per il caso della 14enne. La figlia undicenne non sapeva nemmeno la ragione dei domiciliari del padre, e così viveva quel conflitto dentro di sé temendo che, se avesse detto qualcosa, avrebbe rischiato di essere cacciata di casa.
Come poteva essere libero un uomo del genere?
La domanda sorge spontanea e andrebbe rivolta al giudice di sorveglianza che decretò la custodia cautelare di un pedofilo conclamato. Come poteva essere in casa, con una bambina, un pedofilo condannato a nove anni di carcere per avere violentato la fidanzatina del figlio? Le contraddizioni di alcuni provvedimenti giudiziari sono clamorose. Ci sono casi di custodia cautelare per incensurati che durano anni e vicende come questa che dimostrano come sia fondamentale mettere in discussione decisioni che finiscono per essere tragiche. Subire una violenza sessuale dal proprio padre non è tanto dissimile dall’essere uccisi. Purtroppo.