Allarme pedofilia, ora fabbricano e vendono foto proibite con l’intelligenza artificiale

1 Lug 2023 16:16 - di Rosaria Ambrogio

Anche l’intelligenza artificiale. I pedofili non si fermano e vogliono usare le innovazioni della tecnologia. A lanciare l’allarme è stata la BBC. Nel Regno Unito, immagini pedopornografiche generate digitalmente sono trattate alla stessa maniera delle foto vere e proprie. Al momento, non si riscontrano fatti simili in Italia. Social fulcro della condivisione è il giapponese Pixiv, dove le foto artificiali vengono diffuse, spesso per pubblicizzare vero materiale pedopornografico. Coinvolta anche la piattaforma Patreon, che i pedofili usano per ottenere i pagamenti richiesti per inviare la «roba vera» a chi vuole acquistarla. Man mano che la differenza tra fotografie e immagini generate dell’AI si assottiglia, diventa sempre più difficile distinguere le une dalle altre. Sui forum di pedofili al dark web sono fiorite in questi mesi le guide su come creare contenuti pedopornografici sfruttando l’intelligenza artificiale. Non solo, diverse guide spiegano come creare nuovi contenuti a partire da immagini di abusi e come creare deepfake sfruttando immagini di minori reali.

Un fenomeno in triste crescita

Secondo i rilievi di Meter, il numero dei link a siti pedopornografici è salito da 14.521 a 14.670. L’organizzazione, fondata da Don Fortunato Di Noto, ogni giorno denuncia nuovi siti pedopornografici. Lo fa attraverso qualificati hacker che contrastano un giro di affari vergognoso che ammonta a centinaia di milioni di euro nella sola Europa. Più volte il sacerdote siciliano ha invocato misure più dure e sanzioni ancora più forti contro gli autori di immagini pedopornografiche diffuse in rete. Per la psichiatra Donatella Marazziti, docente all’Unicamillus di Roma, ” si tratta di pervertiti che devono essere puniti nell’interesse e nella tutela dei bambini, mentre è opportuno investire su programmi di prevenzione e anche di riabilitazione per le giovani vittime”. Fratelli d’Italia, attraverso una serie di deputati, ha riproposto un vecchio disegno di legge di Giorgia Meloni che elimina qualsiasi forma di patteggiamento per gli autori di reato connessi alla pedopornografia.

 

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