Valle d’Aosta: indagine su delibere del 2018 alla Regione. Nei guai il il centrosinistra
La procura regionale della Corte dei conti della Valle d’Aosta e la guardia di finanza indagano sui contributi pubblici erogati dalla Regione negli anni scorsi al settore delle rassegne zootecniche, finanziato con la legge regionale 17/2016 ‘Nuova disciplina degli aiuti in materia di agricoltura e sviluppo rurale’ . La Corte dei Conti ha notificato all’avvocatura regionale una richiesta di costituzione in mora per fermare la prescrizione in relazione ai fatti del 2018 e poter proseguire gli accertamenti. L’inchiesta quindi non è ancora conclusa e non sono stati notificati invitati a dedurre.
L’indagine è relativa a fatti del 2018
Gli accertamenti si concentrano su un paio di delibere – relative a contributi al settore – approvate da membri delle giunte regionali che si sono susseguite nel 2018: la trentesima (13 ottobre 2017 – 25 giugno 2018), guidata da Laurent Viérin e di cui faceva parte come assessore al Bilancio l’attuale presidente della Regione, Renzo Testolin, e la trentunesima (27 giugno 2018 – 10 dicembre 2018), presieduta da Nicoletta Spelgatti, attuale senatrice valdostana. A seconda della loro eventuale partecipazione al voto durante le riunioni di giunta e delle valutazioni della procura contabile, assessori e presidenti possono essere o meno coinvolti dall’indagine.
Le notifiche da parte degli uffici regionali nei confronti degli interessati sono in corso. L’onere complessivo derivante dall’applicazione della legge è di 5.392.500 euro a partire dal 2018. Di questi fondi, una parte finanzia “l’organizzazione e la partecipazione a rassegne, concorsi, fiere ed esposizioni zootecniche, fino al 100 per cento dei costi sostenuti”.
La Valle d’Aosta tra autonomisti e Pd
La Valle d’Aosta, sia nel 2018 che oggi, è guidata da uno schieramento composto che va dall’Union Valdotaine al Partito Democratico. L’attuale presidente è Renzo Testolin, dell’Union Valdotaine. Essendo dotata di autonomia speciale i suoi poteri, com’è noto, sono più ampi. Il presidente è eletto dall’assemblea regionale e quindi, a differenza delle Regioni a Statuto speciale, può variare durante la legislatura. L’attuale presidente Testolin era, all’epoca dei fatti, titolare della delega al bilancio.