Sacerdote rinviato a giudizio per pedofilia denuncia una giornalista. Lei si appella al Papa

30 Ago 2023 10:34 - di Francesca Amendola
giornalista

Giuseppe Rugolo, il sacerdote a processo al Tribunale di Enna per violenza sessuale aggravata a danno di minori ha nuovamente denunciato la giornalista Pierelisa Rizzo. La Procura di Enna aveva già chiesto l’archiviazione per la prima denuncia, ritenendola infondata. A darne notizia è stata la stessa cronista, che è corrispondente da Enna per l’agenzia Ansa.

La giornalista: “Papa Francesco dica qualcosa”

Pierlisa Rizzo, nel rendere nota la nuova denuncia per diffamazione da parte di Don Giuseppe Rugolo, si appella al Pontefice, dicendo che, “qualche giorno fa, Papa Francesco ha ricevuto il premio giornalistico 2023 . Mi piacerebbe saper se sa che, i suoi preti, accusati in aule di Tribunali di pedofilia, provano a zittire i giornalisti denunciandoli ripetutamente con querele, chiaramente, temerarie, al solo fine di farli tacere”. Dopo la prima denuncia del 2022, che riguardava la pubblicazione di chat a sfondo sessuale, contenuta nell’ordinanza di arresto del sacerdote, intercorse tra Rugolo e un giovane, l’articolo incriminato, questa volta, riguarda il resoconto di una udienza dello scorso giugno, in aula, nel quale si vede il sacerdote in atteggiamenti poco consoni a un prelato insieme a un giovane. I legali del vescovo, sia nella prima che nella seconda denuncia, hanno chiesto il sequestro dei supporti informatici e dei cellulari della giornalista.

“Basta con le querele temerarie”

La corrispondente dell’Ansa aggiunge, a proposito dell’ultima udienza che riguarda il processo a carico del sacerdote, che, “trincerandosi dietro il fatto che il processo si celebra a porte chiuse, hanno provato in tutti i modi e varie volte, a farci tacere. Credo che la rilevanza pubblica di questi fatti, in una città nella quale padre Rugolo ha occupato un posto di rilievo per le sue attività, non può e non deve farci tacere”. La giornalista accusata di diffamazione e di diffusione di atti procedurali è difesa dagli avvocati Eleanna Parasiliti Molica del Foro di Enna e dall’avvocato Giovanni Di Giovanni, del Foro di Caltanissetta. Il problema delle querele temerarie ai danni dei giornalisti è all’ordine del giorno anche se la recente giurisprudenza sta condannando tanti querelanti a forti spese giudiziarie.

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