Nazionale, ancora nulla di fatto per Spalletti. FdI: “Si trovi un accordo con il Napoli”
Spalletti si, forse, ma c’è la clausola. Ancora nulla di fatto per il nuovo allenatore della nazionale, dopo le dimissioni formalizzate da Roberto Mancini il 13 agosto. Fra 19 giorni l’Italia del calcio dovrà radunarsi per un’importante doppia sfida di qualificazione in vista degli europei di Germania, dove si presenterà da detentrice, ma ancora non si conosce il nome del commissario tecnico. Il presidente della Figc, Gravina, ha già scelto Luciano Spalletti ma, com’è noto, sul tecnico toscano grava la clausola rescissoria da 3,3 mln di euro che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, non vuole perdere in nessun modo. Se Adl non si piegherà agli interessi della federazione le strade saranno due: l’ingaggio del tecnico toscano senza penale ( e a quel punto il Napoli agirebbe direttamente contro il suo ex allenatore arrivando sino al Tribunale sportivo di Losanna) o la scelta di un altro tecnico. In questo caso il favorito sarebbe Antonio Conte.
FdI:” Noi ai bracci di ferro”
Sulla vicenda è intervenuto il senatore Paolo Marcheschi responsabile del Dipartimento sport di Fratelli d’Italia. “Pur nel rispetto dell’autonomia della Federazione e del calcio in Italia, la politica non può rimanere a guardare ma ha il dovere di tutelare un settore importante sia sul piano economico e sia sociale. Specie in un momento in cui è in atto un’operazione ostile e di ‘aggressione’ al calcio italiano in particolare portata avanti da campionati emergenti come quello arabo” dice l’esponente di Fratelli d’Italia.
“Ecco perché,- continua Marcheschi-, il delicato momento che si è aperto con le dimissioni di Mancini va colto come occasione di rilancio, se non di riorganizzazione interna, attraverso il coinvolgimento di dirigenti all’altezza delle nuove sfide del momento. Non bisogna dimenticare che il calcio italiano, a livello di nazionale, esclusa l’entusiasmante vittoria all’Europeo del 2021, viene dal fallimento della mancata partecipazione a due edizioni dei mondiali e nel caso di qualificazione nel 2024 saranno dieci anni che l’Italia non è presente a una fase finale. Senza sottacere i recenti fallimenti dell’under 21, la cui uscita nella fase a gironi impedirà nuovamente all’Italia del calcio di partecipare ai Giochi Olimpici, e della nazionale femminile a cui, peraltro, andranno presto individuate le nuove guide tecniche”.
“Evitare pericolosi precedenti per Spalletti”
Il responsabile dello sport del partito di maggioranza relativo conclude il suo intervento affermando che “Si tratta, di un quadro complessivo di limitazione a cui va messo rimedio e chiaramente questo va fatto in piena sintonia con i club. Di contro assecondare una logica di sfida, ingaggiando nel caso specifico l’ex allenatore del Napoli su cui pende una penale, rischiando di inaugurare l’imminente campionato di Serie A tra polemiche e tribunali”.