Milano-Cortina, Meloni: “Basta sindrome di Calimero, ricordiamo al mondo chi siamo”
Ricordarsi del proprio potenziale, pensare in grande, crederci fino in fondo. Intervenendo alla presentazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 a Villa Doria Pamphili, Giorgia Meloni ha invitato i presidenti e gli ad delle aziende qualificate italiane presenti all’evento a farsi parte dirigente anche per il Paese, in un’ottica di comunità nazionale che tutta insieme contribuisce a “ricordare al mondo chi siamo”. “Il governo ha dimostrato di crederci, di credere in un’Italia capace di pensare in grande”, ha detto Meloni, esortando a superare “la sindrome di Calimero”.
Meloni contro la sindrome di Calimero: “Abbiamo un potenziale unico, non dimentichiamolo”
“Questa è una nazione che tende a dimenticare il suo potenziale. Questa è una nazione che non si ricorda abbastanza spesso cosa è stata e cosa ha rappresentato nella storia e che ancora oggi rappresenta fuori dai confini nazionali: la nazione delle grandi imprese, la nazione che ha meravigliato il mondo con le sue opere, la nazione della creatività”, ha sottolineato Meloni, ricordando che “gli altri lo sanno, non c’è più di tanto bisogno di ricordarlo al di fuori dei confini nazionali”. “È a noi stessi che lo dobbiamo ricordare, perché questa è una nazione in cui molti tendono a farsi sopraffare – ha avvertito Meloni – da una sorta di sindrome di Calimero per cui non siamo mai abbastanza, non lo sappiamo fare, non lo possiamo fare”.
L’invito a “pensare in grande” rivolto anche ai vertici delle aziende qualificate
“Voi invece – ha proseguito il presidente del Consiglio, rivolgendosi ai vertici delle aziende qualificate – lo sapete che ce la possiamo fare, perché c’è un’altra parte della nazione che ogni giorno dimostra, nonostante le difficoltà, quello che vale. Ed è esattamente quella parte che ha bisogno oggi di guidare il resto di questa nazione. Credere in noi stessi, credere nella nostra capacità di sognare ancora in grande, di pensare in grande, di essere grandi, io credo sia la più potente riforma economica che possiamo fare”.
Il premier: “Il governo ha dimostrato di crederci”
“E allora bisogna – è stato l’invito – che cominci a crederci la classe dirigente di questa nazione, chi ha la possibilità di guidare questo popolo e di portarlo a vincere un’altra grande battaglia che non può che confermare quello che tutto il resto del mondo sa di noi e che noi troppo spesso dimentichiamo. Il governo ha dimostrato di crederci, di credere in un’Italia capace di pensare in grande. Ospiteremo il prossimo anno il G7, nel 2025 il Giubileo, nel 2026 le Olimpiadi, e abbiamo candidato Roma all’Expo del 2030. Noi – ha sottolineato Meloni – vogliamo che questa nazione torni a pensare in grande ma non ce la possiamo fare da soli, ce la possiamo fare se le persone che sanno come me che questa nazione può farcela ci credono insieme a me, insieme a noi”.
Le Olimpiadi come evento che “coinvolge l’Italia nel suo complesso”
Il premier quindi si è soffermata sulle Olimpiadi come evento collettivo, che coinvolge e deve coinvolgere “tutti i giocatori in campo”: atleti, allenatori, organizzatori, volontari, istituzioni, territori, imprenditori. “Un evento che coinvolge l’Italia nel suo complesso” e che sempre ha avuto un impatto fortissimo nella nostra storia. Con Milano-Cortina l’Italia arriva a ospitare la sua quarta Olimpiade e “ci sono poche Nazioni – ha rivendicato il premier – che possono vantare un primato come questo”.
Territorio, donne, giovani: una Olimpiade “piena di peculiarità”
“Ognuna delle precedenti edizioni delle Olimpiadi – ha proseguito Meloni – ha plasmato la nostra storia e la nostra identità, e Milano-Cortina ha il suo tratto di strada da lastricare in questo cammino. Perché sarà un’altra edizione dei Giochi piena di peculiarità. Saranno le Olimpiadi della specificità del territorio, con 22.000 chilometri quadrati di estensione territoriale che ricordano che l’Italia è la nazione dei mille campanili, delle mille piccole grandi identità. E l’identità ha un valore in un tempo in cui tutto tende all’omologazione. Saranno le Olimpiadi delle donne, con la più ampia partecipazione femminile che si sia mai registrata. Saranno Olimpiadi particolarmente attente alle giovani generazioni, al tema dello sport, degli stili di vita. Saranno Olimpiadi dedicate alla sostenibilità, con il 93% degli impianti già esistenti o temporanei”.
Meloni: “Le Olimpiadi sono una sfida: dimostriamo a noi stessi e al mondo chi siamo”
Soprattutto, però, le Olimpiadi “sono una sfida e le sfide servono a dimostrare chi siamo”, ha ribadito Meloni, richiamando anche l’enorme impatto dei Giochi “per il sistema economico, per le nostre filiere produttive, per l’eccellenza dei nostri prodotti, del nostro sistema industriale”. “L’impatto sulla produzione è stimato in 8 miliardi, quattro miliardi e mezzo di Prodotto interno lordo, 60mila nuovi occupati indotto compreso” ha ricordato il premier citando gli studi di prestigiose università. “Una grande occasione per il nostro sistema e una grande occasione per dimostrare al mondo chi siamo. Ma io credo che l’occasione più grande – ha concluso il premier – sia quella di dimostrare chi siamo a noi stessi, perché questa è una nazione che tende a dimenticare il suo potenziale”.