Makkox, il solito fango: “La destra vince perché gli italiani sono i più ignoranti ed evasori d’Europa”
La destra vince perché gli italiani sono beceri, ignoranti ed evasori . Ecco, ci voleva la “superiorità morale” di Makkox per insultare su Repubblica chi vota per Fratelli d’Italia, il partito del premier Giorgia Meloni. Satirico, volto noto di Propaganda live, vignettista del Foglio, ha rilasciato un’intervista parlando un po’ di tutto, ma con una stella polare: l’insulto becero a tutto un mondo politico. Fa ridere la concomitanza agostana con la quale il vignettista e il quotidiano diretto da Molinari si danno appuntamento. Lo scorso anno – qualche giorno prima, era il 6 agosto – riversò lo stesso fango. Le elezioni erano di là da venire e alla domanda di Repubblica: la destra vincerà le elezioni a settembre? Makkox rispondeva: “Mi sembra pacifico, il Paese vuole così. Siamo un popolo di ignoranti, e l’ignoranza è concime per la destra».
Makkox d’agosto: nuova colata di fango contro la destra e FdI su “Repubblica”
E’ passato poco più di un anno e Marco Dambrosio, in arte Makkox, “rinverdisce” i suoi insulti su Repubblica in edicola domenica 13 agosto. Già il titolo complessivo del colloquio dà la misura del tutto: “La prima estate della destra? Una stagione di nuovi mostri”. Poi arriva la domanda “aggiornata” ad un anno dal successo elettorale e dal governo del Paese. Lui non cambia registro. Quando gli chiedono perché la destra vinca, risponde in modo irricevibile. Vince “perché i ragionamenti che fanno a sinistra sono contro intuitivi; quelli di destra sono istintivi. Nell’italiano trionfa l’istinto. E infatti siamo una delle nazioni più ignoranti d’Europa“. Col record di evasione, gli fanno notare appositamente. “E certo- risponde Makkox: “È arrivato il liberi tutti. Meloni voleva togliere la fattura elettronica”. L’odiosa triade spolverata da chi fa della faziosità uno stile: la destra vince perché gli italiani sono zoticoni, ignoranti ed evasori. Quando si dice la sinistra con i paraocchi.
Makkox insulta la destra. Per lui Musumeci non dovrebbe scrivere libri
Dovrà spiegare, poi, cosa intende per ragionamenti di sinistra “contro intuitivi”, dunque, nel suo convincimento buoni e giusti. Perché questi ragionamenti non li ha capiti nessuno, neanche gli elettori di sinistra. Anche il resto dell’intervista è imbarazzante e fazioso oltre ogni limite. Per Makkox, per esempio, il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, non ha il diritto di scrivere libri di storia, perché non allineati alle vulgate che piacciono a luj e ai suoi amici. La destra vuol riscrivere la storia?, è la domanda tendenziosa. Lui risponde affermativamente: «Ridicolo. Ho visto che Musumeci si è messo avanti con un libro che demolisce lo sbarco degli alleati in Sicilia». Ecco i democrticissimi sinistri. Il ministro si è affidato a una solida bibliografia: un lavoro di ricerca nell’Archivio centrale dello Stato, negli archivi provinciali dei capoluoghi siciliani e negli archivi storici di Esercito, Aereonautica e Croce Rossa Italia. Cosa ci sia di ridicolo – o di proibito- nel colmare le lacune della storiografia qualcuno lo deve spiegare.
L’insulto ai balneari: “Sono una specie di feudalesimo”
“Se avessi dei figli sarei preoccupato per come metterebbero mano ai libri di testo”, la sparata sesquipedale. A cui se ne aggiunge un’altra ugualmente fedele ai luogocomunismi: «I balneari incarnano una specie di feudalesimo: qui da me i padri passano l’attività ai figli, così vedi sempre le stesse facce, da sempre: è rassicurante per un verso, ma dall’altro sono inamovibili». Qualunquismo, pressappochismo.