L’Onu: preoccupati per la sicurezza della ministra libica Mangush fuggita in Turchia
C’è preoccupazione al palazzo di Vetro dell’Onu per la sorte dell’ex-ministra degli Esteri libica, Najla Mangush, sospesa dall’incarico dopo il suo incontro segreto (ma concordato) in Italia con il suo omologo israeliano Eli Cohen e portata in fretta e furia fuori dal Paese, in Turchia, per sottrarla alla furia delle violente proteste che si sono scatenate in patria.
“Siamo preoccupati per la sicurezza del ministro, – ha ammesso, nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del segretario generale dell’Onu, Stéphane Dujarric – poiché rapporti indicano che è stata minacciata e che ha dovuto fuggire dal paese. La sua sicurezza è fondamentale”.
Mangush ha lasciato il Paese domenica notte dall’aeroporto internazionale di Mitiga, situato nella capitale Tripoli, dove è salita su un aereo privato che l’ha portata in Turchia per motivi di sicurezza.
Inizialmente era stato detto che l’agenzia di sicurezza libica aveva messo a disposizione un aereo di Stato per esfiltrarla dal Paese che ribolliva di rabbia per l’incontro ma, in queste ore, ha negato di aver dato il permesso alla ministra di lasciare la Libia sostenendo, invece, che Mangush “non è passata attraverso i canali ufficiali dell’aeroporto. Lo chiariranno le telecamere di sicurezza”.
L’incontro tra Mangush e Cohen, mediato dalla Farnesina, è stato rivelato da Israele – era previsto che venisse rivelato contemporaneamente da entrambi ma con altri tempi – ed è avvenuto nonostante i due paesi non intrattengano, volutamente, relazioni diplomatiche.
L’incontro ha scatenato un putiferio in Libia e ha portato le autorità del Paese nordafricano a sospendere la ministra dal suo incarico, nonché ad aprire un’indagine sul suo operato.
Nelle ultime ore si sono registrate proteste e violenze in diverse zone di Tripoli: i media locali, riferiscono di un gruppo di manifestanti che ha dato fuoco alla casa del primo ministro, mentre un altro gruppo ha fatto irruzione nella sede del ministero degli Esteri guidato fino a poche ore fa dal ministro Mangush costretta a fuggire in Turchia.
Ma questo cohen ci è o ci fa?