Catastrofisti del clima colti di sorpresa: neve sulla Marmolada (video). Lo aveva previsto Gigi D’Alessio…
Nelle settimane di dibattito “infuocato” sui cambiamenti climatici, che non hanno risparmiato polemiche anche nei confronti dei presunti “negazionisti” del governo Meloni, ai fenomeni di caldo eccessivo o di temporali violenti, se ne aggiunge uno che un cantante napoletano, Gigi D’Alessio, aveva “previsto” in una canzone in cui cantava “le domeniche d’agosto, quanta neve che cadrà…”. In effetti, a dispetto delle teorie sulle montagne “balneari” e lo scioglimento dei ghiacciai, arriva la notizia della neve caduta, ad agosto, sulla Marmolada. Il maltempo portato sull’Italia dal ciclone Circe, prima, e dalla tempesta Patricia, poi, ha provocato un brusco abbassamento delle temperature e sulla regina delle Dolomiti, a 3.343 metri, è tornata la neve. Ad immortalare il fenomeno è stato Carlo Budel, gestore della Capanna di Punta Penia, che sui suoi profili social ha postato video e foto del rifugio completamente sotto la neve, con tanto di pupazzo Wilson ad augurare: “Buon Natale”. Un post che non avrà fatto piacere agli integralisti del clima…
La neve ad agosto sulla Marmolada e i negazionisti del “warm climate”
Di neve sulla Marmolada si parlerà molto, in questi giorni, ma è il tema del riscaldamento globale che tiene banco anche tra gli italiani da mesi, alimentando cattiva informazione, catastrofismo e persino negazionismo. Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e 16,2% sono negazionisti, convinti che non esista affatto. È quanto si legge nel terzo Rapporto Ital Communications-Censis ‘Disinformazione e fake news in Italia. Il sistema dell’informazione alla prova dell’Intelligenza Artificiale’ presentato nei giorni scorsi al Senato.
Inoltre, prosegue il report, il 25,5% ritiene che l’alluvione di quest’anno sia la risposta più efficace a chi sostiene che si sta progressivamente andando verso la desertificazione. Gli individui più fragili, vale a dire i più anziani e i meno scolarizzati, sono quelli che appaiono più confusi e meno in grado di comprendere il problema nella sua complessità.