Bimba scomparsa, 4 arresti per il racket delle occupazioni all’ex Hotel Astor: c’è anche lo zio di Kata
C’è anche lo zio materno di Kata, la bimba rapita a Firenze il 10 giugno scorso, tra i quattro cittadini peruviani arrestati nell’ambito di un’inchiesta sul racket delle occupazioni all’ex Hotel Astor, la struttura da cui la bimba è scomparsa. I quattro sono accusati di estorsione, rapina, lesioni e tentato omicidio ai danni di altri occupanti dell’Astor. La misure cautelari sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Firenze su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Il racket delle occupazioni all’interno dell’ex Hotel Astor
L’arco temporale dei reati contestati va dal novembre 2022 al 28 maggio 2023, giorno in cui si sarebbero consumati il tentato omicidio e le lesioni. Secondo quanto emerso, i reati sarebbero stati compiuti nell’ambito del racket delle occupazioni all’interno dell’Hotel Astor (occupato abusivamente nel settembre 2022), dove era stata messa in piedi un’attività criminale di compravendita del diritto di occupare le stanze, con la riscossione dalle persone che volevano entrare di somme dai 600 ai 700 euro, anche con il ricorso alle minacce.
I raid puntivi del 28 maggio scorso: minacce di morte e pestaggi con mazza da baseball
Stando alle indagini, i quattro indagati, il 28 maggio scorso, hanno dato vita a un raid punitivo nei confronti di più occupanti dell’Hotel Astor, pestando con una mazza da baseball e minacciando di morte una coppia di connazionali se non avessero lasciato la stanza. Dopo essersi allontanati per qualche istante, gli aggressori erano andati avanti con le violenze nei confronti di altri occupanti in una stanza vicina, per poi tornare incappucciati nella stanza della coppia diretti verso la vittima designata che, per timore di essere uccisa, si era appesa con le mani al davanzale della finestra cadendo poi a terra.
Il coinvolgimento della Dda nelle indagini sulla scomparsa di Kata
Le misure cautelari sono state eseguite da una cinquanta di agenti della Squadra mobile della Questura di Firenze. Il 17 e il 18 giugno scorso era già stato eseguito il decreto di sequestro preventivo dell’ex Hotel Astor, emesso dal giudice delle indagini preliminari, sempre su richiesta della Direzione distrettuale antimafia: iniziative giudiziarie che si collocano nel percorso investigativo per individuare gli autori del sequestro di Kata.
Sempre nell’ambito delle indagini della Dda fiorentina, gli uomini del Nucleo investigativo dei Carabinieri hanno eseguito dieci decreti di perquisizione nei confronti di più familiari della bimba rapita e di altre persone, in qualità di terzi non indagati, considerati di interesse per le indagini in corso sul “sequestro di persona a scopo di estorsione”. Fatto quest’ultimo che vede, come ha sottolineato il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli in una nota, il continuo impegno investigativo dal 10 giugno di più pubblici ministeri della Dda e di oltre cinquanta militari dell’Arma dei Carabinieri, tra Nucleo Investigativo, Ros di Roma e della sezione anticrimine di Firenze. Fra i familiari di Kata perquisiti, secondo quanto emerso, vi sarebbero anche i genitori, il nonno e due zii paterni, uno zio materno e sua moglie.