Biden annuncia altri tredici miliardi per l’Ucraina. L’Fbi sventa un attentato contro il Presidente
Biden chiederà al Congresso il voto per destinare altri 13 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina. Lo riferiscono fonti dell’Associated Press. Biden chiederà inoltre al Congresso 12 miliardi di dollari per sostenere le spese del governo federale per fare fronte alle emergenze legate ai disastri naturali. L’ultima richiesta di autorizzazione al Congresso per gli aiuti a Kiev venne avanzata lo scorso novembre. All’epoca, il Congresso autorizzò una somma superiore a quella richiesta dall’Amministrazione. Tuttavia, soprattutto nella Camera dei rappresentanti è da allora cresciuta un’opposizione agli aiuti incondizionati a Kiev da parte dell’ala trumpiana del Partito repubblicano.
L’attentato contro Biden sventato dai federali
Sventato un attentato contro l’inquilino della Casa Bianca. E’ successo a Salt Lake City dove l’estremista trumpiano Craig Deleeuw Robertson, che aveva minacciato online di voler uccidere il “presidente marxista” è stato freddato in un blitz dell’Fbi. I federali avevano un mandato di perquisizione dopo che l’uomo aveva postato intimidazioni violente non solo contro il ‘commander-in-chief’ ma anche contro l’ex presidente Barack Obama, il procuratore di Manhattan Alvin Bragg e il ministro della Giustizia Merrick Garland. Non è chiaro cosa sia successo quando gli agenti hanno bussato alla sua porta, ma secondo due fonti delle forze dell’ordine l’uomo era armato e ha sfidato i membri dell’Fbi, che hanno sparato e lo hanno ucciso.
I deliri dell’attentatore
“Ho sentito che Biden viene in Utah, sto tirando fuori la mia tuta mimetica e spolverando il fucile da cecchino M24”, aveva scritto lunedì Robertson. Il post era l’ultimo di una serie in cui l’uomo condivideva messaggi violenti. Robertson si è definito un “Maga Trumper”, riferendosi allo slogan Make America Great Again dell’ex presidente Donald Trump, e tra le persone a cui erano destinate le sue minacce c’era anche Bragg, il procuratore che ha condotto l’inchiesta che ha portato alla prima incriminazione del tycoon (quella sui pagamenti all’ex pornostar Stormy Daniels). Ovviamente Donald Trump, alle prese con le incriminazioni giudiziarie, era all’oscuro di tutto e più volte, pur ribadendo i suoi toni duri, ha sempre stigmatizzato episodi di violenza da parte dei suoi sostenitori.