Tour de France, drammatica caduta di Cavendish: il britannico costretto al ritiro. Resiste il primato di Merckx
Mark Cavendish abbandona il Tour de France dopo la rovinosa caduta nel corso dell’ottava tappa. Un ritiro che sa di addio per il 38enne campione britannico, che non batterà il primato (detenuto in comproprietà) di 34 vittorie di tappa al Tour de France del grande Eddy Merckx.
Mark Cavendish è caduto nel corso della tappa di oggi, l’ottava, del Tour quando mancavamo una sessantina di chilometri all’arrivo di Limoges. Immediatamente soccorso, il britannico ex campione del mondo non ce l’ha fatta a rimettersi in sella e a proseguire, a causa di quella che, a una prima occhiata da parte dei medici, sembra essere una frattura alla clavicola. Così Cavendish, che aveva un’espressione di visibile delusione, è stato fatto salire su un’autombulanza e portato a fare controlli più approfonditi.
Cavendish si ferma a 34 tappe vinte come il campione belga
In realtà, al di là delle vittorie di tappa, Merckx (ritenuto da molti il più grande ciclista di tutti i tempi) vinse cinque volte il Tour ed altrettante il Giro d’Italia. Per ben tre volte (1970, ’72 e ’74) fece l’accoppiata Giro-Tour, vinse anche la Vuelta e fece il tris con il mondiale proprio nel 1974. Era l’incubo del nostro Felice Gimondi, che trionfò al Tour incredibilmente il 1965 all’esordio da professionista, e che era all’epoca l’eterno secondo. L’unico a potergli insidiare il trono di più grande ciclista di tutti i tempi è forse Miguel Indurain, che vinse ininterrottamente, per cinque anni consecutivi, dal 91 al 95, la grande boucle.
Il ritiro di Cavendish ha colpito tutti al Tour de France. Anche il vincitore di giornata, Pedersen, ha voluto dire la sua: “È molto triste – le parole del danese – che una leggenda come lui finisca così”. Pedersen, quest’anno a segno anche al Giro d’Italia nella tappa di Napoli e campione del mondo nel 2019 beffando l’azzurro Matteo Trentin, ha preceduto nell’ordine Philipsen, Wout Van Aert e Dylan Groenewegen. Decimo Tadej Pogacar. Per il danese, che al Tour si era imposto in una tappa anche l’anno scorso, quello di oggi è il 31/o successo della carriera.