Rai, fiducia record al piano editoriale di Chiocci per il Tg1: “Meno politichese, più politica”

28 Lug 2023 13:40 - di Agnese Russo
chiocci

Via libera dell’assemblea del Tg1 al piano editoriale del nuovo direttore Gian Marco Chiocci, che ha ricevuto 101 voti favorevoli, 26 contrari, mentre ci sono state 4 schede bianche e tre nulle. In percentuale, sugli aventi diritto al voto, Chiocci con il 71,63% ha superato i suoi predecessori, da Monica Maggioni, che raggiunse il 71,25% di gradimento tra gli aventi diritto al voto, a Giuseppe Carboni, che si fermò al 59,06% di gradimento, ed è il direttore “esterno” che ha avuto il successo più ampio a livello di piani editoriali delle varie testate.

Il piano editoriale di Chiocci per il Tg1 promosso da redazione e Cda

“L’amore per la notizia”, un linguaggio comprensibile a tutti e il superamento delle vecchie griglie sono le linee guida di un piano editoriale che Chiocci ha accompagnato con un giro di ascolto dei redattori, per conoscerli e capirne esigenze e attitudini, e che ha convinto anche i membri meno simpatizzanti del Cda, compresa la direttrice Marinella Soldi, che votò contro la sua nomina proposta dall’Ad Roberto Sergio, il consigliere Riccardo Laganà espressione dei dipendenti Rai, dunque degli “interni”, e Alessandro Di Majo, in quota M5S.

“Meno politichese, più politica”: il direttore archivia i vecchi schemi

Dal punto di vista operativo il Tg1 targato Chiocci ha la prospettiva di superare certi modi consolidati e forse un tantino d’antan di raccontare la politica. “Andare oltre il politichese, ma non oltre la politica”, è il proposito del direttore. Dunque, fine dei “pastoni”, i servizi onnicomprensivi sui fatti della giornata, e fine dei “panini”, i servizi che prevedono la sequenza di dichiarazioni maggioranza-opposizione-maggioranza. Più spazio invece a interviste in presenza e approfondimenti, anche a costo di dover rinunciare a qualche servizio. Un cambio di passo è stato annunciato anche per gli esteri, rispetto ai quali l’obiettivo espresso da Chiocci nel piano editoriale è quello di “provare nuove strade: esperimenti sul campo e non più e non solo dirette in studio”, e per l’economia, che va proposta con un linguaggio comprensibile a tutti.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *