“Piazza Italia”, Rampelli: «Governo e opposizione sul palco per 5 giorni. Così FdI parla alla città»

15 Lug 2023 17:06 - di Antonio Nicolò

Un successo che parte da lontano. “Il centrodestra che emerge da Piazza Italia è un centrodestra maturo e consapevole della grande sfida che ha di fronte. La certezza che Giorgia Meloni è la donna giusta al posto giusto nel momento giusto, persona non ricattabile, come si è definita mesi fa. Un’occasione da non perdere per far ripartire l’Italia”.  Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli traccia un bilancio della cinque giorni di Fratelli d’Italia a Roma che si è appena conclusa nei giardini di piazza Vittorio, cuore del Rione Esquilino.

Piazza Italia, 5 giorni di sfide con gli avversari

Un appuntamento, giunto alla quarta edizione, inaugurato da Giovanni Donzelli, Paolo Trancassini e Massimo Milani, denso di confronti politici sui temi dell’attualità, sfide culturali e intrattenimento. Che anche quest’anno ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini, romani e non, che hanno sfidato il caldo torrido per esserci.

Rampelli: un successo che parte da lontano

“Piazza Italia per Fdl rappresenta il legame con la città e i cittadini”, dice Rampelli, ospite alla serata conclusiva insieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Sul palco di sono avvicendati ministri (Schillaci, Urso, Lollobrigida, Nordio, Pichetto Fratin, Sangiuliano, Piantedosi) esponenti di spicco del centrodestra e amministratori (tra i quali i governatori Rocca, Marsilio e Acquaroli)  a confronto con “gli avversari” dell’opposizione sui temi più caldi dell’agenda politica. Dalla salute all’ambiente, dalla giustizia al lavoro, dalla geopolitica ai trasporti, dalla cultura alla sicurezza e all’immigrazione. A confrontarsi con i ‘padroni di casa’ esponenti di primo piano del centrosinistra tra i quali  Maria Elena Boschi, Angelo Bonelli, Matteo Orfini, Lorenzo Guerrini, Roberto Giachetti, Debora Serracchiani e Paola De Michele . Una sfida ben riuscita secondo un format ben collaudato che rappresenta la cifra di Piazza Italia. Altro fiore all’occhiello della kermesse di Fratelli d’Italia la consegna del Premio Notte di Mezza Estate a protagonisti della società civile e della cultura che si sono distinti come talenti e modelli di vita.

FdI non rinuncia all’ascolto dei cittadini

“Al governo o all’opposizione non rinunciamo al radicamento sul territorio e nelle categorie, all’ascolto dei cittadini e dei corpi intermedi”, spiega Rampelli. Che ripercorre la genesi del primo partito italiano e  mette l’accento su un aspetto da non trascurare: FdI è forte e radicata. E lo sarebbe anche se fosse all’opposizione. Come dimostra la storia e l’attualità della destra capitolina.

L’avanguardia della destra romana

“La realtà della destra romana non ha solo fondato Fratelli d’Italia. Ma l’ha creata in potenza già dagli anni in cui prendeva forma nel Msi degli anni ’80 una sua idea diversa. Una destra che accantonava le ideologie e si faceva comunitaria, che interpretava l’identità come difesa delle differenze nel mondo e non come opzione suprematista. La destra sociale – spiega Rampelli – che sarebbe stata destinata a sfondare tra le categorie più fragili e nelle periferie delle grandi città. Facendosi  laboratorio culturale”. Da queste premesse è poi nato un partito-guida della nazione con un leader pronto a dare la rotta all’Italia, all’Europa e all’Occidente”.

L’avviso alle lobby e il segnale alle opposizioni

Il vicepresidente della Camera ha ricordato che “è importante confrontarsi e cercare le soluzioni più convincenti”. Anche facendo capire alle lobby che esiste un’area critica che non se la beve. “Che vuole capire cosa c’è dietro le speculazioni sul prezzo dell’energia e lo sfruttamento dell’immigrazione, senza accettare le ricostruzioni parziali del politicamente corretto o dei comitati d’affari”. La chiosa è riservata alle opposizioni. “Troppo spesso quando si sta in Parlamento si antepone lo spirito di fazione al pragmatismo necessario per risolvere i problemi. Nelle tavole rotonde, come è successo con Piazza Italia, si parte da diversi punti di vista ma si cercano i punti di contatto. È una prassi benefica”.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *