Pascoli pittore e Pirandello autore di “Uno, nessuno e 250.000”: gaffe e strafalcioni della Maturità 2023
Puntuale come ogni nuova annata degli esami di Maturità, si rinnova il rito involontario degli strafalcioni e delle gaffes che Skuola.net registra e colleziona con scrupolo e irriverente comicità di rimando. Anche quest’anno gli studenti alla prova non hanno mancato di far aggiornare lo stupidario. Incrementando di una nuova esilarante pagina l’antologia delle scempiaggini che, alla luce degli ultimi scivoloni segnalati, assevera – al di là di ogni ragionevole dubbio – una disarmante mancanza di conoscenza in materia di cultura generale e attualità.
Maturità 2023, si rinnova il rito involontario di gaffes e strafalcioni
Una fantasia e una varietà di spunti, quelle che il florilegio studentesco alla prova della Maturità rivela, che rimpingua un bagaglio già stracolmo da tempo di errori involontari su istituzioni e temi d’attualità, e sui protagonisti di sempre della storia e della letteratura. Dunque, anche i ragazzi alle prese quest’anno con l’Esame di Stato che chiude il ciclo del liceo, non si sono fatti cogliere impreparati in quanto a castronerie. E sul web rimbalzano le risposte più esilaranti e creative improvvisate al banco e al cospetto della commissione d’esame.
Da «D’Annunzio estetista» a Proust autore di un dipinto di Dalì
E allora, anche stavolta ce n’è per tutti i gusti. Bersagliati da domande e quesiti dei prof, gli studenti hanno riparato in calcio d’angolo come hanno potuto. E azzardando e ipotizzando l’improbabile. Come lo scorso anno, quando i maturandi all’orale hanno argomentato su un D’Annunzio «estetista», che descrive i suoi personaggi alla stregua di «patiti dei trattamenti di bellezza». Mentre, dal passato al presente, dimostravano di ignorare stazza presidenziale e presenza al Quirinale del Capo di Stato, Sergio Mattarella, «mai sentito nominare». E le affermazioni inanellate e dispensate in pillole, riempiono un calembour ricco di spunti di riflessioni e risate.
Una carrellata dell’orrore che investe anche questa Maturità 2023 tra arte, letteratura e storia
Una vera e propria “raccolta degli orrori”, quella firmata anche dagli esaminandi 2023, e spiattellata sul web sulla base dei resoconti del sito per studenti Skuola.net. Una carrellata di sciocchezze per cui La persistenza della memoria (dipinto di Salvador Dalì) diventa un’opera di Marcel Proust (quindi letteraria). E sulla stessa scia di non conoscenza, Giovanni Pascoli rispunta in sede d’esame, ma stavolta in veste di pittore, collocandolo addirittura con precisione chirurgica nel movimento avanguardista “Die Brücke” (Il Ponte), quest’ultimo peraltro nato in Germania.
Sviste, abbagli e scivoloni a gogò
Silenzi e equivoci, sviste e confusione su tempi, luoghi e protagonisti. Come l’abbaglio che ha portato una ragazza a sostenere che Giacomo Leopardi fosse un poeta del ‘900. solo poco prima che un’altra maturanda riconducesse il superuomo di D’Annunzio alla lezione di Sigmund Freud e non, come invece è, a quella di Nietzsche. E ancora. L’autore della Divina Commedia? Garibaldi. Mentre il titolo di un’opera di primo piano di Pirandello diventa “Uno, Nessuno, Duecentocinquantamila“. Non solo letteratura e arte però: gli studenti pure in questa annata degli esami di Maturità, hanno strapazzato – e non poco – la storia.
Se Churchill rimpiazza Roosevelt e Prima e Seconda guerra mondiale sono la stessa cosa
E così, tra chi confonde Roosevelt con Churchill. O chi ambienta la strategia della “guerra lampo” nel contesto della Prima Guerra Mondiale, quando invece ha fatto la sua comparsa solo nel secondo conflitto mondiale, tra errori e vuoti di memoria, anche quest’anno lo show è andato in scena. Aggiornando un copione delle gaffes che, ormai è una certezza, anche il prossimo anno troverà tra i banchi chi è disposto a recitarlo a soggetto.