Medvedev torna alla carica: “Un’apocalisse nucleare è probabile”. Kiev attacca su tutti i fronti

3 Lug 2023 15:18 - di Giulio Fioretti

“Un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile”. Su Telegram, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev , è tornato a sventolare lo spettro del disastro atomico. “Ci sono almeno due ragioni”, ha spiegato, “primo, il mondo è in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi, perché i nostri nemici hanno deciso di sconfiggere davvero la più grande potenza nucleare, la Russia. Sono degli idioti ma è proprio così  ed piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate sapete bene da chi e dove, il che significa che non ci sono tabù”. L’ex presidente della federazione russa più volte, sin dall’inizio del conflitto in Ucraina, ha paventato il rischio di una guerra nucleare. L’ultima volta il 23 maggio scorso, quando attaccò frontalmente la Nato ricordando la possibilità di una drammatica escalation della guerra con l’uso delle armi più temute.

La controffensiva ucraina, Zelensky: “Riconquistare Crimea”

“Non possiamo immaginare l’Ucraina senza la Crimea. E dal momento che la Crimea è sotto occupazione russa, significa solo una cosa: la guerra non è ancora finita”. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn che sarà trasmessa mercoledì ma di cui sono state pubblicate alcune anticipazioni. Alla domanda se, nelle idee di Kiev, esista uno scenario in cui possa esserci la pace senza la riconquista della Crimea, Zelensky ha risposto: “Allora non sarà vittoria”. Gli ucraini attaccano su tutti i fronti . L’inizio ad est ha aperto varchi  e la possibilità di mettere ulteriormente in difficoltà l’esercito russo, nonostante le rassicuranti dichiarazioni del ministro della difesa. Intanto, Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha incontrato oggi il capo della marina russa Nikolai Evmenov. L’ha reso noto il ministero della Difesa di Pechino. La Russia conta sulla collaborazione di Pechino per rafforzare i contatti e condurre esercitazioni congiunte.

 

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