Maternità surrogata, la lezione di Zanella alla sinistra: “Ho detto no perché sono femminista”
Ha detto no alla maternità surrogata, votando contro l’emendamento Magi, e rivendicando il suo ruolo di femminista. Un vero macigno contro la sinistra è arrivato da Luana Zanella, capogruppo alla Camera di Avs, che ha spiegato in un’intervista a Il Giornale i motivi di una scelta di difesa del ruolo della donna proprio in virtù di una lunga militanza nel femminismo culturale.
Maternità surrogata, Zanella (Avs):
“La mia posizione è frutto della militanza femminista”, dice Zanella al Giornale. Rivendicando con orgoglio i motivi della sua scelta. “Certo che sì. Perché non dovrei? Quell’intervento non è stato improvvisato. È frutto di una lunga militanza eco-femminista e di una cultura politica che si è formata nel femminismo della differenza. Le mie parole sono anche espressione di elaborazioni teoriche di grande spessore, che contestano la gestazione per altri come pratica che mercifica il corpo della donna”.
“Su maternità surrogata necessaria una riflessione”
Zanella sulla maternità surrogata affronta il tema delle molteplici divisioni all’interno delle opposizioni: “Purtroppo non sono sorpresa da queste divisioni, forse dispiaciuta. In ogni caso, sarà indispensabile affrontare una riflessione su questioni così cruciali, come l’origine della vita umana e la relazione madre-creatura”. La Zanella nega che ci ci siano spaccature insanabili all’interno delle opposizioni: ” Ci sono molte diversità, ma anche tanti punti d’incontro. A partire dal tema dell’etica della politica. Noi dell’opposizione abbiamo molte cose in comune, compresa la battaglia contro una Rai totalmente appiattita sul governo. Una cosa molto grave, che altera il confronto democratico”, dice dal suo punto di vista.