L’annuncio di Macron: “La Francia è uscita dal caos, l’ordine è stato ristabilito»
«L’ordine è stato ristabilito». A dichiararlo, dopo il ritorno alla calma seguito alle violente proteste esplose in Francia per l’uccisione del 17enne Nahel durante un controllo stradale, è stato il presidente Emmanuel Macron, nel corso di una visita a Pau, nella Nuova Aquitania. «Elaboreremo risposte profonde nelle prossime settimane», ha aggiunto il presidente francese intervenendo davanti a circa 70 rappresentanti municipali di quella città. Macron ha promesso di agire con «rigore e determinazione», ha evocato «un problema di autorità» nella nostra società, ha ribadito la sua ambizione a «costruire un Paese economicamente e industrialmente più forte», «più ecologico» e con un modello sociale «più giusto».
Macron ammette: «Nella nostra società c’è un problema di autorità»
La Francia, dunque, si riavvia verso la normalità dopo settimane di violenze e di disordine. Un clima che Macron deve attentamente valutare ricacciando la tentazione di metterlo tra parentesi come se si trattasse di un malessere passeggero. Le scene di questi giorni, infatti, sono le stesse viste nelle banlieue parigine nel 2006. Nel frattempo, la Corte di appello di Versailles ha stabilito che resta in carcere l’agente di polizia che ha aperto il fuoco durante il controllo stradale in cui è stato ucciso Nahel. Un fatto simile a quello che innescato la rivolta delle banlieue si è verificato anche il 14 giugno scorso ad Angouleme.
In due anni 21 persone sono state uccise ai posti di blocco
A rivelarlo è il quotidiano Le Monde, che riporta anche l’identità della vittima. Si tratta del 19enne Oussein Camara, immigrato dalla Guinea. Stava andando al lavoro quando la polizia gli ha intimato di fermarsi. Al suo rifiuto, un agente, poi incriminato per omicidio volontario e posto sotto controllo giudiziario con divieto di esercitare la professione, lo ha freddato con una pallottola al torace. Contrariamente al caso di Nahel, la morte di Camara ha causato proteste limitate ad Angouleme. Dal 2021 sono state 21 le persone uccise in Francia per il rifiuto di fermarsi ai controlli stradali della polizia. Il «problema di autorità» evocato da Macron.