La Casa Bianca non sa dove sia Prigozhin. Oggi il via libera di Biden alla fornitura di bombe a grappolo all’Ucraina

7 Lug 2023 13:33 - di Paolo Lami

L’amministrazione Biden, che si appresta, in queste ore, a concedere all’Ucraina la fornitura delle micidiali bombe a grappolo più volte chieste da Zelensky, ignora il luogo in cui si trova il leader e fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin e se sia tornato in Russia, come ha detto ieri il presidente della Bielorussia,  Alexander Lukashenko.

“Non ho nuovi dettagli da fornire su dove si trovi o su qualsiasi altra cosa riguardante Prigozhin o il gruppo Wagner”, ha detto il vice portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, ai giornalisti che lo incalzavano.

E intanto gli Stati Uniti dovrebbero annunciare oggi un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina che includerà per la prima volta munizioni a grappolo.
Lo hanno confermato ieri funzionari della Difesa alla Cnn spiegando che la decisione sarebbe stata presa in seguito al cambiamento delle condizioni sul campo di battaglia in Ucraina nelle ultime due settimane.

Molto controverse e considerate una grave minaccia per la popolazione civile sia nel momento in cui vengono lanciate sia negli anni successivi ai conflitti, le bombe a grappolo sono state progressivamente accantonate dalle forze armate statunitensi dal 2016 proprio a causa del pericolo che rappresentano per i civili, secondo una dichiarazione del Comando Centrale degli Stati Uniti.

L’ultima volta che gli Stati Uniti hanno usato le bombe a grappolo è stato in Iraq dal 2003 al 2006.

“Le bombe a grappolo restano una delle armi più insidiose del mondo – ha detto Gilles Carbonnier, vicepresidente del Comitato internazionale della Croce Rossa, in una conferenza sulle munizioni in Svizzera l’anno scorso. – Uccidono e mutilano indiscriminatamente e causano diffuse sofferenze umane”.

“Qualsiasi uso di bombe a grappolo, ovunque, da chiunque, deve essere condannato”, ha detto Carbonnier.

Gran parte del mondo ha vietato, in effetti, l’uso di queste armi attraverso la Convenzione sulle bombe a grappolo (CCM), che vieta anche lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento.

Sebbene 123 nazioni abbiano aderito a quella convenzione, gli Stati Uniti, l’Ucraina, la Russia e altri 71 paesi non l’hanno fatto.

La scorsa settimana Human Rights Watch ha affermato che sia Kiev che la Russia hanno finora ucciso civili con il loro uso di bombe a grappolo nella guerra in Ucraina.

Ma come funzionano le bombe a grappolo o munizioni a grappolo?

Le bombe a grappolo “sono contenitori che trasportano da decine a centinaia di bombe più piccole, note anche come submunizioni – spiega la Cnn. – I contenitori possono essere sganciati dagli aerei, lanciati da missili o sparati da artiglieria, cannoni navali o lanciarazzi.

“I contenitori si aprono ad una determinata altezza, a seconda dell’area del bersaglio previsto, e le bombe all’interno si diffondono su quell’area. E sono gestite da un timer per esplodere più vicino o a terra, diffondendo schegge progettate per uccidere le truppe o eliminare veicoli blindati come i carri armati”.

Da questo punto di vista, ricorda la Cnn, “gli Stati Uniti hanno una scorta di munizioni a grappolo note come DPICM, o munizioni convenzionali migliorate dual-purpose, che non usano più dopo averle gradualmente eliminate nel 2016”.

Secondo un articolo sul sito web eArmor dell’Esercito americano, i DPICM che Washington darà a Kiev sono sparati da obici da 155 mm, E ogni contenitore trasporta 88 bombe”.

“Ogni bomba – precisa l’Esercito americano sul suo sito – ha una portata letale di circa 10 metri quadrati, quindi un singolo contenitore può coprire un’area fino a 30.000 metri quadrati (circa 3 ettari), a seconda dell’altezza a cui vengono rilasciate le bombe”.

Il problema non è solo nell’immediato perché le bombe a grappolo colpiscono indiscriminatamente, militari e civili, ma dopo, nel corso degli anni.

Fra il 10% e il 40% delle bombe a grappolo falliscono, secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa, e restano inesplose sul terreno come mine per poi esplodere anni dopo, incidentalmente, a causa dall’attività dei civili, per esempio i bimbi che giocano o gli agricoltori che lavorano la terra.

La Cluster Munition Coalition, un gruppo di attivisti che cerca di far vietare le armi ovunque, afferma che le submunizioni a grappolo potenzialmente mortali sono ancora dormienti in Laos e Vietnam 50 anni dopo il loro uso.

Commenti

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  • Francesco Ciccarelli 7 Luglio 2023

    Da una parte, questa è una guerra di logoramento e ognuno mira a far crollare il fronte interno del nemico! Dall’altra, America e Russia competono da anni, come si è visto in Georgia, in Siria ecc.