Incendio di Milano. “Sei operatori presenti giovedì”. Il Codacons chiede ispezioni in tutte le Rsa italiane

8 Lug 2023 17:56 - di Francesca Amendolaa

“Nella notte del 7 luglio, quando è scoppiato l’ incendio che ha ucciso sei degenti, nella residenza per anziani Casa dei Coniugi di Milano erano presenti cinque operatori sociosanitari, un infermiere, il custode e un addetto specializzato antincendio”. La precisazione arriva da Proges, la cooperativa sociale a cui il Comune di Milano ha dato in gestione la struttura. “Le presenze all’interno di tutte le strutture di Proges rispettano – spiega la cooperativa in una nota – le soglie di minutaggio previste dalla Regione Lombardia e dai contratti che regolano la gestione delle strutture”. La Procura di Milano ha aperto le indagini sul fatto per accertare responsabilità colpose o dolose.

I consumatori: “Si muova Schillaci. Accertare responsabilità istituzioni”

Al Ministero della salute il Codacons chiede di iniziare ispezioni a tappeto in tutte le Rsa d’Italia, verificando il rispetto dei requisiti di sicurezza e disponendo la chiusura immediata di tutte le strutture che possono rappresentare un potenziale pericolo per anziani e malati. L’associazione dei consumatori chiede anche di “accertare quale ruolo abbiano avuto nell’ incendio il Comune di Milano e la Regione Lombardia, quanti e quali controlli siano stati eseguiti dagli enti preposti presso le case di cura della regione e se gli enti locali abbiano fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza dei degenti ed evitare il verificarsi di incidenti”

Sala proclama il lutto cittadino, Forza Italia: “Riferisca in aula”

Il Sindaco Beppe Sala ha annunciato il lutto cittadino per il giorno delle esequie che non è stato ancora deciso. Intanto, il gruppo consiliare di Forza Italia a Palazzo Marino ha chiesto che il primo cittadino venga in aula a riferire, chiedendo” Com’è possibile che le strutture pubbliche siano in deroga rispetto alle certificazioni richieste rispetto alle strutture private che se non in regola chiudono? Com’è possibile ospitare centinaia di anziani non autosufficienti con così pochi operatori sanitari e un unico responsabile antincendio?”. Domande che dovranno avere una risposta

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *