I soldi nella cuccia del cane? Arriva il “mea culpa” di Cirinnà e Montino: “Dovevamo bruciarli”
E’ un ritratto da Istituto Luce quello che questa mattina, su Repubblica, il caporedattore del servizio politico, Stefano Cappellini, tratteggia della coppia Montino-Cirinnà, ex mammasantissimi del Pd, ora riconvertitisi all’agriturismo e alla ristorazione. Diritti civili, battaglie ambientaliste, produzioni bio, salotti radical chic: i due sembrano Kennedy e Jacqueline, ma sono Esterino Montino e Monica Cirinnà, che per la prima volta hanno il merito di tornare sulla vicenda dei soldi ritrovati nella cuccia del cane, soldi di cui ancora oggi non è stata accertata l’origine. Una certezza: il cane era innocente…
Lo snobismo di Capalbio? Tutto inventato….
“Montino ha smesso di fare il sindaco di Fiumicino nel maggio scorso, Cirinnà non è stata rieletta alle Politiche dello scorso settembre, quando il Pd la candidò nel difficilissimo collegio di Ostia-Fiumicino e lei protestò… Insomma, com’è come non è, non avendo più impegni la coppia ha deciso di spostarsi a vivere nell’azienda agricola dalle parti di Capalbio che gestisce dal 2001 e che produce vini, olio, conserve, marmellate, tutto biologico, e da meno di un mese è anche un ristorante molto frequentato. Cirinnà cucina alcuni piatti e serve ai tavoli, Montino è l’autore del ragù bianco delle pappardelle e consiglia i vini della tenuta…”, è l’elogio, in stile risotto dalemiano, che Cappellini, su Repubblica, dedica a Montino. I complimenti, alla fautrice della legge sulle unioni civili non ricandidata dal suo stesso partito, non mancano, perfino sul profilo non snob della coppia… “Basta con questa leggenda di Capalbio piccola Atene della sinistra, è roba vecchia di trent’anni”, sbotta Cirinnà. Elogi anche al ristorante, affollatissimo, ovviamente, ma il piatto forte è la versione del due Montino-Cirinnà sui soldi nella cuccia del cane, 24 mila euro, 48 banconote da 500, ritrovati due anni fa sottoterra, in una zona periferica della tenuta agricola, dove un tempo c’era la cuccia del cane Orso, durante lavori di ristrutturazione.
La versione di Montino e Cirinnà sui soldi del cane
«Stavo facendo colazione – racconta Montino – arriva mio figlio con un fagotto e mi fa: abbiamo un problema. C’era questa busta di banconote, quelle in cima ormai corrose. Siamo andati subito dai carabinieri a denunciare». Titoli, accuse, chiacchiere nei talk. Dice Cirinnà: «Di questa storia c’è rimasta tanta amarezza e tanta rabbia, per le molte falsità. Da almeno dieci anni la cuccia del cane non era più in quel punto. In più temevo che chi aveva sotterrato il denaro potesse vendicarsi. In tanti, privatamente, ci hanno detto: avete sbagliato a mettervi in questa situazione, potevate tenerveli e starvi zitti, ma non siamo quel genere di persone». Montino: «Però oggi non andrei più dai carabinieri, brucerei i soldi girando un video come prova». Pare che i soldi siano andati in beneficenza, ma nel racconto apologetico di questo non c’è traccia…