Gasparri attacca Orlando: “Su Saviano affermazioni ridicole, l’antimafia non c’entra nulla”
Maurizio Gasparri attacca ad alzo zero Andrea Orlando, che ieri aveva aperto il fronte delle polemiche su Roberto Saviano, e la decisione della Rai di non confermare il suo programma, chiedendo un’incomprensibile audizione (respinta) a Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia. Su Twitter, l’ex ministro delle comunicazioni definisce il collega del Pd: “Ridicolo. L’antimafia si occupi di criminalità. Non di libertà di insulto per Saviano. Basta diffamazioni”. La richiesta di Orlando aveva indotto molti esponenti di Fratelli d’Italia a ricordare all’ex Guardasigilli i compiti e le funzioni della commissione di inchiesta e l’assoluta mancanza di coerenza con la vicenda Saviano.
Gasparri: “Saviano non ha libertà d insulto”
Il vicepresidente del Senato, esponente di Forza Italia, ha continuato oggi la sua battaglia contro lo scrittore napoletano. “Insulta quelli che considera avversari politici e poi fa pure la vittima parlando di ‘squadrismo anti intellettuali’: quello di Saviano e dei suoi improbabili sostenitori politici è un caso da studiare. Attaccano il prossimo e poi si ergono a perseguitati. Se non fosse una sorta di rappresentazione studiata a tavolino, una strategia del vittimismo immotivato e pretestuoso, ci sarebbe da effettuare una più approfondita verifica. Invece il caso Saviano e c. è la migliore sintesi della presunzione della sinistra”.
“Non esiste la libertà di insulto per Saviano. -ha aggiunto ancora Maurizio Gasparri -. Ridicoli poi i suoi adepti che evocano la Commissione antimafia che si deve occupare di cose serie, non di tv minore. Non esiste un ‘codice’ diverso per la sinistra e i suoi sostenitori portavoce. Saviano trovi altri sedi per i suoi insulti. Pare che i megafoni non gli manchino” ha concluso il vicepresidente di palazzo Madama.
Simona Agnes: ” Il servizio pubblico deve essere garanzia di imparzialità”
Sul caso Saviano è intervenuta anche Simona Agnes, del Cda di Viale Mazzini, spiegando ancora una volta i motivi della decisione dell’azienda sul programma dello scrittore partenopeo. “Il servizio pubblico è di tutti i cittadini che meritano di avere un’informazione e una programmazione equilibrata e rispettosa delle diverse sensibilità. La decisione di sospendere la trasmissione Insider di Roberto Saviano è arrivata perché il rispetto delle istituzioni e della persona – senza mettere in discussione il diritto di critica – è un principio fondamentale e irrinunciabile per il servizio pubblico” ha detto la componente del consiglio di amministrazione Rai.