Bullismo, convegno di FdI: “Si deve fare di più, la politica fornisca gli strumenti a scuola e famiglie”
“Non siete soli: lotta al bullismo e alla violenza”. È questo il tema dell’incontro che si è tenuto oggi a Roma (sala capitolare piazza della Minerva) su iniziativa del senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino. Obiettivo: affrontare con l’intervento di autorevoli esperti uno dei temi più delicati della nostra epoca.
Non siete soli, lotta al bullismo e alla violenza
“Il tema del bullismo è molto sentito e ne sono orgoglioso”, ha detto Berrino ricordando che la legge in discussione alla Camera è un primo passo. “Ma diventa inutile se non c’è una consapevolezza nel combattere questo fenomeno. Il bullo non ha paura di essere punito. C’è quindi necessità che la scuola faccia la sua parte. Così come la giustizia e le associazioni, la famiglia e i mezzi di comunicazione come i giornali e le tv”.
Berrino: la politica deve fare di più
Il senatore di FdI ha sottolineato l’aspetto culturale. “Occorre intervenire, evitando di dare falsi miti ai ragazzi: non rendendo il violento un modello da seguire. I bulli sono a loro volta deboli, più deboli di coloro che bullizzano, ma pensano di essere forti. È qui che bisogna agire. Di pari passo la politica deve continuare a vigilare, inculcando il rispetto per gli altri, per gli adulti e per gli insegnanti”.
Frassinetti: lavoriamo sulla cultura del rispetto
Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti, ha concentrato l’attenzione sugli atti di bullismo da parte degli studenti contro insegnanti e altri compagni. “Ci sono sempre stati, ma ora ne avvengono di più rispetto al passato. È fondamentale ripristinare una maggiore cultura del rispetto e della responsabilità. Che consenta agli insegnati e a tutto il personale scolastico di poter svolgere il proprio lavoro”. Frassinetti ha annunciato che il Ministero di viale Trastevere sta lavorando assiduamente alla riforma sul bullismo. “Per ridare valore al comportamento dello studente e al voto in condotta. In questo ambito stiamo anche approntando un tavolo per le linee guida sull’educazione civica con riguardo all’educazione alle relazioni, mediante l’introduzione di nuclei didattici e competenze specifiche”.
Bucalo: la famiglia e la scuola sono centrali
Per la senatrice di FdI Ella Bucalo, responsabile nazionale del dipartimento Scuola, “è un tema in continua evoluzione aggravato dalla sempre più penetrante presenza dei social nella vita degli adolescenti. Che peccano oggi della totale mancanza di comunicazione. La famiglia e la scuola hanno il dovere di intervenire sempre di più. E la politica deve fornire loro gli strumenti. Occorre attivare forme di prevenzione sin dalla scuola elementare e non avere paura di sanzionare. Perché quando siamo in presenza di fenomeni di bullismo le vittime sono sempre due: la vittima vera e propria e il bullo. Serve perciò ridare autorevolezza alla scuola e per farlo occorrono strumenti efficaci che solo la politica può fornire”.
Silvestroni: il fenomeno è cresciuto con i social
Infine, secondo il senatore di FdI Marco Silvestroni “il bullismo è un fenomeno cresciuto a causa dei social. Si tratta di una questione culturale. E per combatterlo bisogna innanzitutto ridare autorevolezza alla scuola, ai professori. Bisogna lavorare sulla prevenzione. Chi è vittima di bullismo si porta dietro i segni per tutta la vita ed è per questo che è giusto pensare alla loro difesa”. Fondamentale – ha sottolineato ancora – è la centralità della famiglia, “Occorre ridare slancio all’essere genitore. Va ricostruita la società a 360 gradi e non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a questo problema”.