Terrorismo, un Museo Internazionale per ricordare le vittime: il progetto presentato al Senato
Un Museo Internazionale per le vittime del terrorismo. E’ il progetto al quale sta lavorando da tempo l’Aivit (Associazione internazionale vittime del terrorismo) di Marco Falvella e che è stato presentato al Senato; nel luogo più idoneo di Palazzo Madama ovvero la Sala Caduti di Nassiriya, dedicata alle vittime dell’attentato del 12 novembre 2003; e a tutte le vittime italiane dell’Operazione Antica Babilonia in Iraq.
Museo per le vittime del terrorismo: iniziativa “super partes”
Un’iniziativa super-partes quella promossa da Falvella che raduna parenti di vittime di destra e di sinistra; di magistrati, di accademici e di forze dell’ordine; (da Francesca Mancia ad Aldo Zini, da Luca Tarantelli alla vedova e la figlia del maresciallo Trincone). E che ha visto presenti anche rappresentanti delle ambasciate di vari Paesi, dallo Yemen (la cui ambasciatrice Asmahan Abdulhameed Al-Toqi ha preso la parola a nome di tutti per ringraziare e ricordare il terrorismo che devasta il suo Paese, una volta meta turistica di richiamo) all’Egitto; dal Messico alla Mauritania, dal Marocco al Sudafrica; dall’Iraq alla Nigeria e altri. Oltre a esponenti di destra e di sinistra come il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e i già parlamentari Alfonso Andria e Domenico Gramazio. Nel suo intervento Gasparri ha sottolineato l’importanza di un simile progetto perché il terrorismo colpisce in ogni parte del mondo ed è doveroso lavorare tutti insieme per trovare le risorse e approvare i disegni di legge per favorirne la realizzazione.
Museo per le vittime del terrorismo: i dettagli del progetto
Per la presidenza del Consiglio era presente il sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco con il compito di rappresentare il governo. Ha sottolineato la validità di una proposta del genere per contrastare ogni forma di violenza; educare alla legalità e costruire una memoria condivisa, assicurando l’impegno del governo per sostenere il Museo che si intende realizzare nel comune di Eboli (Salerno). Alla conferenza stampa era presente infatti anche il sindaco di Eboli Mario Conte che assieme all’ingegner Lucio Santoriello ha fornito qualche aspetto tecnico sul progetto. Sottolineando che l’area interessata è di complessivi 40 mila metri quadrati ed ha un grande particolarità: quella di essere stata sequestrata alla criminalità organizzata.
Il museo sarà realizzato nel comune di Eboli
Salerno e la sua provincia hanno pagato un contributo di sangue al terrorismo e alla violenza politica durante gli anni di piombo (Carlo Falvella, il magistrato Nicola Giacumbi, alcuni poliziotti ed anche un soldato di leva). E ora questo progetto in una zona che va da Amalfi a Paestum ed Agropoli e che coinvolge vari comuni potrebbe diventare un’ulteriore meta di richiamo anche per le scuole. Eh sì, perché come ha tenuto a sottolineare Marco Falvella «il Museo vuole ricordare le vittime e alimentare valori di fratellanza e non violenza, coniugando l’importanza della memoria con la necessità di costruire il futuro».