Sala attacca la Schlein: “Il Pd è in confusione, così sarà difficile creare un’alternativa di governo”

20 Giu 2023 8:54 - di Mario Campanella

Beppe Sala ci va giù duro. In una lunga intervista a La Stampa il sindaco di Milano mette in evidenza le contraddizioni della segreteria nazionale del Partito Democratico di Elly Schlein e il rapporto complicato con i Cinquestelle. “In una chat dei sindaci- afferma – è stato fatto notare che ci sono almeno sette punti programmatici dei cinquestelle in cui il Pd ha votato in maniera diversa. Bisogna cercare le convergenze ma bisogna prima essere chiari su come stare insieme, cercando  di capire se ci siano le condizioni”. “Il problema vero è rendere questo Paese contendibile – prosegue Sala – e capire se il Partito democratico ha la sensibilità per parlare un linguaggio unico senza cercare doppie vie”.

Sull’Ucraina troppe esitazioni

“La gente non ci  perdona il fatto di cercare di tenere il piede in due scarpe- dice il primo cittadino milanese nell’intervista- e poi ci sono temi che sono etici: è etico o non etico inviare armi all’Ucraina? Ma quando decidi non puoi più esitare”, spiega Sala. E sulle parole di Grillo? “Non dico che non bisognava andare alla manifestazione dei cinquestelle-aggiunge ancora il sindaco – e conosco cosi bene Beppe Grillo da capire che le sue parole sono delle provocazioni, ma in momenti cosi delicati dove non si capisce la differenza tra verità e fake news non va bene aggiungere l’entropia di un dibattito inutile”.

Bene abolizione abuso d’ufficio

Sull’abolizione dell’abuso di ufficio i numeri parlano chiaro – prosegue Sala nell’intervista al quotidiano torinese – visto che le condanne più i patteggiamenti rappresentano il 3 per cento dei processi avviati. Viene veramente spontaneo dire che è una legge che non ha senso e di questo ne ho parlato anche all’interno del Partito Democratico. E credo che il Pd avrebbe dovuto anche su questo tema ascoltare molto di più i sindaci”.

Il Pd rischia di non per essere competitivo

“Non credo che in Italia serva un partito dei sindaci – ha detto ancora Beppe Sala nell’intervista a La Stampa– ma i sindaci hanno un’esperienza che può servire molto. La vera domanda che riguarda il Partito democratico è un’altra: cosa bisogna fare per rendere contendibile questo Paese? C’è uno spazio di elettorato moderato che non è occupato e se anche il Pd prendesse il 23 alle prossime elezioni europee saremmo molto lontani da una prospettiva di insieme che ci consenta di poter governare. Serve davvero qualcos’altro”.

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