Paura a Ferrara, 30enne aggredisce il padre con katana e coltello: polizia e parenti evitano il peggio
Aggredisce il padre brandendo katana e coltello. L’ultimo episodio di brutale violenza domestica arriva da Ferrara, dove una lite tra padre e figlio ha rischiato di degenerare in tragedia. Il 30enne – che, riferisce il sito Estense.com, sarebbe affetto da problemi psichici – ha assalito il genitore e poi, dopo aver infierito su di lui, si è chiuso nella sua camera. Lì lo hanno trovato gli agenti di polizia – due equipaggi delle volanti della questura cittadina – intervenuti a seguito della segnalazione arrivata in commissariato.
Ferrara: aggredisce il padre a colpi di katana
Arrivati sul posto, gli uomini delle forze dell’ordine hanno trovato l’aggressore che si era rinchiuso nella sua stanza, ancora con la katana vicino e in stato confusionale. La vittima, invece, era in casa con diverse ferite agli arti superiori e al volto. Ferite causate dai colpi sferrati dal figlio e dal tentativo del genitore di difendersi e schivarli. La polizia, con l’aiuto del 118 e di alcuni parenti, è riuscita ad entrare nella stanza e ad immobilizzare l’aggressore, che poi gli uomini del 118 hanno provveduto a trasportare al pronto soccorso.
Poi si barrica in camera con le armi: una katana di 105 cm e un coltello di 35
Accanto a lui, le lame atte ad offendere che gli agenti hanno sequestrato: una katana – su cui ora sono in corso accertamenti per risalire al proprietario e per sapere se quest’ultimo l’avesse regolarmente denunciata – di lunghezza complessiva di 105 cm. E un pugnale della lunghezza di 35 cm. All’origine della tragedia sfiorata per un soffio, una lite tra i due che sarebbe scoppiata per futili motivi. Un diverbio acceso che avrebbe potuto avere anche un epilogo nefasto, se non fosse stato oltre che per l’intervento della polizia, anche per i parenti dei due, che sono riusciti ad evitare il peggio.
I parenti e l’intervento della polizia sventano la tragedia
E proprio i parenti allora – riferisce sempre Estense.com – chiamati sul posto dalla moglie dell’uomo, hanno dato l’allarme. E sempre loro hanno aiutato il personale del 118 e gli agenti «ad entrare nella stanza e ad immobilizzare il ragazzo che, rinvenuto in stato confusionale, è stato trasportato al pronto soccorso per una serie di accertamenti sanitari.