«Nella rossa Emilia Romagna, governata da sempre da governi di centrosinistra, gli unici stivali a non essere affondati nel fango sono stati quelli del neo segretario de PD Elly Schlein»: lo ha spiegato su Instagram Mart Signed, graffitaro livornese, spiegando il suo murale del 2 giugno dedicato alla segretaria del Pd, alla Garisenda, storica roccaforte della sinistra.
Nel murale, la Schlein appare (o meglio, appariva, perché è stato vandalizzato dopo pochissime ore) sghignazzante, con una borsa di Christian Dior, una copia di Vogue e gli abiti di marca che fanno da contraltare al basco. Ai suoi piedi campeggia un anziano lustrascarpe, lui sì sporco di fango «della disperazione di chi ha perso tutto».
Il murale della Schlein a Bologna è uno schiaffo al Pd
«Analizzando cosa era successo, soprattutto la mala gestione economica dei fondi disponibili, abbiamo voluto lanciare un messaggio – ha detto Mart Signed al Resto del Carlino e alla Nazione -. Non ci interessa tanto la politica, quanto invitare a una riflessione. Più se ne parla, più si mettono in condizione le persone di capire cosa è successo. Abbiamo scelto Elly Schlein data la sua forza mediatica: sembra quasi interessarsi più alle copertine patinate, e all’estetica, che al resto».
Non era casuale neanche la scelta di disegnaare il murale alla Garisenda? «Perché è un po’ la roccaforte della sinistra – ha aggiunto il graffitaro livornese – che ora non sa da che parte sta andando. Lo dimostra Elly Schlein, che abbiamo rappresentato col basco in testa, che stride con l’abbigliamento». A qualcuno, però, il murale non è piaciuto. Deturpato in men che non si dica. Non strappato integralmente, ma proprio soltanto decapitato. Se ne sono accorti cittadini e turisti nella giornata di oggi, oltre allo scrittore Danilo Masotti che ha condiviso una foto dello strappo sui suoi social. Uno strappo commesso da mano ignota, quasi sicuramente sinistra.