Michael Caine a 90 anni debutta come scrittore: e strizza l’occhio al cinema optando per un thriller
Divo suo malgrado e nonostante flemma britannica e riservatezza proverbiale, Michael Caine – due Oscar in libreria e una miriade di interpretazioni di successo che hanno accreditato una sola, inconfondibile maschera: la sua – alla veneranda età di 90 anni ha trovato il gusto e la voglia di mettersi in gioco. Di sfidare il suo talento artistico ancora una volta, ma in questa occasione fuori dal set. L’attore torna sotto i riflettori, ma da dietro le quinte. E rivela di essersi cimentato con la scrittura, firmando Deadly Game (“Gioco mortale”), che uscirà il 23 novembre 2023 dall’editore Hodder & Stoughton nel Regno Unito, e per i tipi di Mobius negli Stati Uniti.
Michael Caine al debutto come scrittore di thriller
Il plot narrativo del libro che segna l’esordio di Michael Caine nelle inedite vesti di scrittore è un thriller incentrato sulla figura dell’ispettore capo Harry Taylor. Un uomo chiamato a intervenire quando viene ritrovato un pacco sospetto, misteriosamente abbandonato a Stepney e rubato prima che la polizia possa recuperarlo. Così, mentre le agenzie di sicurezza di tutto il mondo entrano in allarme rosso, il protagonista e la sua piccola squadra di investigatori ingaggiano una corsa contro il tempo. L’obiettivo è scoprire chi possiede il materiale nucleare e cosa intende farne.
Una spy story che strizza l’occhio al cinema apocalittico
La loro ricerca porta rapidamente a due sospetti molto diversi: l’aristocratico mercante d’arte inglese Julian Smythe a Londra. E il ricchissimo russo Vladimir Voldrev alle Barbados. Quando vengono coinvolti anche i neonazisti britannici e i cartelli della droga colombiani, Taylor appare l’uomo giusto per superare la burocrazia e arrivare al cuore di una terribile impresa criminale. Una trama, insomma, quella di Deadly Game, che mescola spy story e azione; che ammicca a disastri apocalittici e intrattiene con un intreccio che strizza l’occhio al cinema e agli incubi e alle avventure che l’attore stesso ha portato sul grande schermo.
Nel libro in controluce i personaggi portati sul grande schermo?
Un’esperienza, quella che Michael Caine ha vissuto in prima persona sul set, che sicuramente traboccherà dalle pagine del suo primo thriller che, ha confidato l’attore, «da anni avevo l’ambizione di scrivere». Sottolineando in calce: «È il genere che amo di più leggere e sono davvero entusiasta di lavorare a ‘Deadly Game’. Spero che i lettori si divertano a conoscere Harry Taylor come ho fatto io». E allora non risulterà azzardato supporre che nel libro riaffioreranno tratti di quegli Insospettabili portati allo scoperto da Joseph L. Mankiewicz. Che spunteranno connotati e vezzi tipici dei due ex-sottufficiali dell’esercito inglese, chiamati da John Huston a far rivivere ne L’uomo che volle farsi re le gesta di Clark Gable e Humphrey Bogart nelle interpretazioni di Sean Connery e Michael Caine.
Michael Caine, tanti volti e una sola maschera per un talento eclettico
O ancora, che si possa intravedere in controluce tra le pagine il sorriso beffardo del suo autore – quello dell’ex marito adultero di Mia Farrow in Hannah e le sue sorelle di Woody Allen –. O la malinconica consapevolezza della fine, a cui Caine ha dato forma e intensità col suo personaggio ne I figli degli uomini di Alfonso Cuaròn. Un istrione di classe, insomma, che certamente nella stesura del suo libro d’esordio ha fatto tesoro del bagaglio di esperienze artistiche maturate davanti la macchina da presa. E che mettendosi alla scrivania ha aperto la valigia dell’attore per una nuova incursione nel mondo della creazione editoriale. Un universo che Michael Caine non aveva fin qui ancora perlustrato. E che oggi vanta la sua firma. Anzi, la sua firma d’autore…