Meloni in Moldova: “L’Europa non è un club, ma una civiltà fondata sui valori” (video)
Dal secondo summit della Comunità Politica Europea a Bulboaca, in Moldova, Giorgia Meloni lancia messaggi importanti, politici e simbolici, in più direzioni: “E’ importante per ribadire che non c’è un’Europa di serie A e una di serie B”. “Facciamo questo vertice in un momento in cui le crisi hanno messo a nudo le criticità anche europee”, ha aggiunto il premier. Quanto alla possibilità dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato, ha sottolineato che “siamo sostenitori della politica delle porte aperte; l’ingresso di Kiev sarà oggetto di un altro vertice, quello di Vilnius, nel mese di luglio, che è molto vicino. Ci stiamo lavorando”. Nondimeno voi sapete che l’Italia è in prima fila nel sostegno all’Ucraina“. “Aiuteremo l’Ucraina finché sarà necessario”, ha spiegato il premier. “Zelensky difende la nostra sicurezza e il diritto internazionale”.
Meloni in Moldova: “L’Europa è anzitutto una una civiltà”
Dal summit arriva un “messaggio di apertura vera a quelle nazioni che europee sono e che europee vogliono essere a 360 gradi: Ucraina, Moldova, Georgia, Balcani Occidentali. Tutte sfide non direi di ingresso nell’Ue, ma di ricongiungimento, che l’Italia sostiene“. Per questo per il presidente del Consiglio questo vertice in Moldova ha un valore “molto più che simbolico. Credo – aggiunge – che sia molto importante per ribadire alcune cose fondamentali: l’Europa è soprattutto una civiltà, fondata su valori come la libertà e l’eguaglianza tra gli uomini. Che non c’è un’Europa di serie A e un’Europa di serie B; ma un’Europa che, come diceva Giovanni Paolo II, ha bisogno di due polmoni: uno è quello occidentale e l’altro quello orientale. Tutto questo assume un significato nel momento in cui ci troviamo qui, nell’attuale contesto”.
“Moldova, un’altra naziona minacciata”
“Ci troviamo con il presidente Volodymyr Zelensky e con l’Ucraina, nel momento in cui l’Ucraina difende quel valore di libertà. Lo facciamo in Moldova, un’altra nazione minacciata. Che sarebbe a sua volta già stata coinvolta in una sorta di domino, se gli ucraini non si fossero difesi come stanno facendo. E lo facciamo in un momento nel quale le crisi hanno messo a nudo le criticità, anche quelle europee, in tema di approvvigionamento energetico e di interconnettività”.
Meloni: “Interessante capire cosa accadrà in Spagna”
Uno sguardo viene lanciato alla situazione politica spagnola, fresca di urne con la vittoria del centrodestra. Quello che succederà in Spagna con le elezioni anticipate del 23 luglio “lo vedremo: è stato tutto molto veloce. Per noi è molto interessante capire che cosa accadrà- afferma Giorgia Meloni- . Non voglio infilarmi più di tanto nelle dinamiche di un’altra nazione: io sono presidente dei Conservatori Europei. Chiaramente, guardo con molto interesse a quello che faranno i Conservatori Europei”: la cui famiglia politica in Spagna è rappresentata da Vox, il partito di destra fondato da Santiago Abascal. Il premier risponde così a una domanda a margine del vertice dell’Epc a Bulboaca.
Il discorso del premier ha un grande peso politico. “Se l’Europa è il nostro destino.- ha aggiuunto- se davanti alle crisi che stiamo affrontando vinciamo o perdiamo insieme; è insieme che dobbiamo trovare le soluzioni alle crisi”. “Crisi come la sicurezza del nostro continente, che significa crisi energetica: le fonti, la capacità che abbiamo di controllare il nostro futuro; crisi come la connettività, che è un modo per avvicinarci l’uno all’altro e di diventare tutti insieme più forti. E crisi o problemi come quelli che la geopolitica ci pone di fronte”,