Magistratura “scatenata” contro il governo. Capezzone: “Inizia la campagna per le europee…”

5 Giu 2023 8:50 - di Federica Parbuoni
capezzone

Se tre indizi fanno una prova, allora per lo meno il dubbio è lecito: la magistratura ha lanciato il suo attacco al governo? Su Repubblica di oggi il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, agita lo sciopero che potrebbe essere deciso dall’assemblea di domenica; ieri su La Stampa il presidente dell’Antimafia Giovanni Melillo si scagliava contro la decisione del governo di fermare i controlli concomitanti da parte della Corte dei conti e lo stesso faceva il presidente dell’Anticorruzione Giuseppe Busia; la settimana scorsa la stessa Corte dei conti era intervenuta a gamba tesa sul Pnrr. Insomma, “nel giro di quattro giorni c’è stata la sollevazione della Corte dei conti, del capo dell’Antimafia, del capo dell’Anticorruzione e del rappresentante dell’Anm. Una coincidenza temporale che fa riflettere”, ha commentato oggi nella sua quotidiana “Rassegna stampa politicamente scorrettissima” Daniele Capezzone.

L’Anm agita lo spettro dello sciopero

A suscitare il sospetto di Capezzone che più che al merito si debba guardare al metodo è in particolare il tassello che si è aggiunto oggi sulla possibilità dello sciopero da parte dei magistrati. A portare a un livello successivo lo “stato di agitazione” che Santalucia ha rivendicato come in atto già da due settimane sarebbe, infatti, la vicenda Uss, ovvero l’azione disciplinare promossa dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nei confronti nei confronti dei giudici di Milano che hanno concesso i domiciliari all’imprenditore russo, che poi è scappato. Un caso che risale a oltre un mese fa, ma che suscita quella dura reazione della magistratura solo oggi.

Capezzone: «Si sono scatenati. Da qui alle europee dovremo farci l’abitudine…»

Una circostanza che Capezzone ha sottolinea con forza, inserendola in quel ragionamento più ampio sulla concomitanza temporale dello “scatenamento” della magistratura. Che per il giornalista de La Verità si spiega con un altro evento, a monte di tutti quelli già citati: la sconfitta della sinistra alle amministrative. Così, “in vista delle europee ci si affida al deep state, ai mandarini, alle alte burocrazie e alla magistratura nelle sue diverse sfaccettature”, ha commentato Capezzone, dicendosi sicuro che questo “mega trend” ci accompagnerà da qui a giugno 2024, ovvero “da qui allo svolgimento delle elezioni europee dell’anno prossimo”. Dunque, è l’avvertimento agli elettori, ci si dovrà “familiarizzare”.

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