La vedova D’Antona: “Grillo va fermato, conosco quelle parole, guai a indossare il passamontagna”
“Fate le brigate di cittadinanza, mettetevi il passamontagna e di notte, senza farvi vedere, fate i lavoretti, sistemate i marciapiedi”. Parole da brivido quelle pronunciate ieri da Beppe Grillo per chi, come Olga D’Antona, ha pagato in prima persona l’escalation degli anni di piombo. Quello del comico genovese è lo stesso vocabolario dei terroristi che hanno assassinato il marito. La vedova del giuslavorista ammazzato dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1999 è indignata “Cosa posso dire? Siamo davvero al di là dell’immaginabile”, dice in un’intervista al Giornale.
Olga D’Antona: le parole di Grillo sono inaccettabili
Da parlamentare prima per i Ds e il Pd, si scontrò con Piero Fassino per l’invito su un palco di Adriano Sofri, il mandante del delitto Calabresi. “Le parole di Grillo non possono essere equivoche, sono molto chiare. E sono chiaramente un richiamo all’eversione”. Da respingere, denunciare, disattivare.
“Ci sono passata, conosco il linguaggio dell’eversione”
“Noi ci siamo passati – sottolinea la vedova D’Antona – e questo rende ancora più inaccettabili le parole di Grillo. Sia chiaro: anche io penso che sia giusto vigilare sull’operato del governo di centrodestra, o di destra che sia. Ma davanti alle parole di Grillo dico che evidentemente siamo stati chiamati ad una doppia vigilanza. Da una parte verso i rischi autoritari del governo, e dall’altra verso la deriva di chi per contestare questo governo rispolvera le parole d’ordine di un’epoca buia”.
La destra non si combatte col passamontagna
Per battere la Meloni non si deve infilare il passamontagna. A preoccuparla è anche il vasto pubblico del fondatore dei 5Stelle. A differenza dell’anarchico Cospito, che ha fatto breccia su frange sparute, il comico genovese ha responsabilità maggiori. “Che a dire certe cose sia Grillo è invece molto più grave, perché lui ha un pubblico più grande che lo sta a sentire. Certo, mi auguro che il suo pubblico sia sempre più ristretto ma per ora c’è, esiste. Per questo dico che da questo momento siamo stati chiamati a vigilanza doppia. Da un lato contro le scelte del governo, dall’altro contro derive estremiste e violente dell’opposizione”.