Conte fa battute su Meloni? Pensi a Grillo che lo ha retrocesso a leader tardo a capire

18 Giu 2023 10:00 - di Redazione
Conte

Giuseppe Conte fa battute su Giorgia Meloni, nel comizio di ieri alla manifestazione contro il precariato. “Meloni, tu stai tornando al jobs Act di Renzi. Meloni! Ma tu sei una patriota? Ma qui stai diventando la brutta copia di Renzi d’Arabia”. Vuole strappare l’applauso dei suoi, ma non ha fatto i conti con un battutista ben più esperto e capace: Beppe Grillo. Spetta all’Elevato, infatti, la battuta che sconquassa il popolo grillino e che mette all’angolo il leader del M5S.

Così Grillo durante la sua performance che sarà ricordata come il discorso del passamontagna: “Dovete tornare a fare le battaglie sui territori, raccogliete progetti e mandateli a Conte. Conte prima o poi li capirà. Ci vuole il suo tempo ma poi li capirà”. Insomma Conte tardo a capire. La frecciata la colgono tutti, a cominciare dall’interessato. Mentre tutti si concentrano sulla frase sul passamontagna, forse un diversivo non a caso buttato là da Grillo per sviare l’attenzione.

“Ho sentito bene? Conte che irride Giorgia Meloni? Ma guardi, una buona volta, a se stesso”, ironizza Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera. “Da barone rampante l’ex presidente del Consiglio è stato retrocesso dal comico Grillo a viceConte, dopo avergli ricordato di essere lento a capire. Ma siamo sicuri che sia solo lento?”.

“Alla manifestazione del M5S cui hanno partecipato anche Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana – incalza Lucio Malan, che guida il gruppo FdI al Senato – Beppe Grillo, dopo aver esortato i giovani e formare ‘brigate di cittadinanza’ e a mettersi i passamontagna, cosa già piuttosto inquietante, ha proposto di togliere il diritto di voto agli 80enni. Una simile istanza va radicalmente contro il dettato e i principi della Costituzione e dell’Unione europea e priverebbe oltre 4 milioni di italiani, tra i quali il presidente della Repubblica, di un diritto fondamentale. Attendo, temo inutilmente, la presa di distanza da parte dei tre leader presenti, a cominciare da Giuseppe Conte, padrone di casa dell’evento, di solito così solerti nell’indignarsi per ben meno”.

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