Incendio a Colli Aniene, restano gravi le condizioni di 2 dei feriti. Le testimonianze degli sfollati

3 Giu 2023 20:27 - di Elsa Corsini

Restano intubati e in prognosi riservata i tre pazienti ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio coinvolti nello spaventoso incendio divampato ieri in un palazzo a Colli Aniene a Roma. Che ha causato la morte di un uomo di 80 anni. Secondo l’ultimo bollettino, le condizioni dei tre sono stazionarie. Una paziente si trova ancora ricoverata presso il reparto di rianimazione. Altre due persone, con ustioni rispettivamente sul 30% e sul 12% del corpo, sono ricoverate nel Centro grandi ustionati dell’ospedale romano. Le loro condizioni sono costantemente monitorate e verranno valutate nelle prossime ore. Il bambino ricoverato all’Ospedale Sant’Eugenio, invece, è stato fortunatamente dimesso.

Incendio a Colli Aniene, tre pazienti intubati di cui due gravi

Due dei tre feriti arrivati ieri all’ospedale San Giovanni sono stati dimessi oggi. Si tratta di un codice rosso e di un codice arancione. Resta invece tuttora in osservazione al pronto soccorso il terzo paziente in codice arancione. Uno dei nove feriti portati al Policlinico Umberto I è stato dimesso. Gli altri otto restano ricoverati per ulteriori accertamenti. Secondo gli ultimi dati odierni gli sfollati sono 78 . Lo riferisce su Facebook il presidente del IV municipio di Roma Capitale, Massimiliano Umberti. “È il momento di stringerci forte!”, ha scritto. “Non date notizie sui social che non provengano da fonti certe, ve lo chiedo per favore”, è l’appello del minisindaco. Che, in un post precedente, aveva informato che “i cittadini stanno iniziando a entrare nei loro appartamenti accompagnati dai vigili del fuoco per riprendere gli effetti personali”.

La Procura di Roma attende l’informativa dei vigili del fuoco

La Procura di Roma sta attendendo l’informativa dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine prima di aprire il fascicolo di indagine sull’incendio del palazzo di 7 piani andato in fiamme a Colli Aniene.  Drammatica la testimonianza di chi ha vissuto quegli attimi di inferno. “Una vicina mi ha avvisato della puzza di fumo. Ma io ho pensato a rami secchi che avevano preso fuoco nel cortile. Quando con mio marito abbiamo aperto l’ascensore è esploso tutto. E la scala è diventata una ciminiera di fumo”. Così la signora Maria Teresa, che da 25 anni abita nel condominio.

I valori della qualità dell’aria sono stazionari

Non sono state registrate particolari contraccolpi  sulla qualità dell’aria nella zona interessata dall’incendio. Dall’analisi dei dati in possesso di Arpa Lazio per la stazione fissa di Tiburtina “non si evidenzia un aumento sostanziale dei valori di NO2 tra la giornata di ieri, data dell’incendio, e il giorno precedente, giovedì 1 giugno”.

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