Gli youtuber “pirata” si pentono: «Chiudiamo, per Manuel». La gaffe di Alessandro Gassman
Arrivano finalmente le scuse del gruppo di youtuber “TheBorderline”, artefici del tragico incidente che tre giorni fa, a Casalpalocco, a Roma, ha causato la morte del piccolo Manual e il ferimento della mamma e della sorella, al termine di una stupida “challenge” su un Suv a beneficio dei propri follower. I “The borderline” esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore. “Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.
Dal giorno dell’incidente il canale youtube dei ragazzi – da oggi chiuso – il collettivo ha perso milioni di visualizzazioni e di conseguenza l’entità dei guadagni stimati è drasticamente in calo. La società The Borderline Srl, fondata nel 2022 dai due soci Matteo Di Pietro (alla guida della Lamborghini e ora accusato di omicidio stradale e lesioni) e Leonardo Golinelli, ha – aveva – un fatturato di 200 mila euro l’anno, con un utile di 46 mila euro.
La gaffe di Alessandro Gassman
Il popolare attore Alessandro Gassmann, intanto, fa marcia indietro su YouTube e i guadagni degli YouTuber. L’attore, dopo il terribile incidente avvenuto a Casal Palocco, a Roma, aveva twittato una riflessione auspicando una legge “che vieti di guadagnare da YouTube, costringa chi posta a mettere sempre faccia e indirizzo email, e che sequestri gli introiti in caso di danni procurati”
Dopo 24 ore, la correzione, complici forse i tanti commenti negativi arrivati su Twitter. “Dai mi sono espresso in modo istintivo sugli YouTubers in generale e non dovevo. Ma penso che chi usa quel mezzo con talento e intelligenza, dovrebbe chiedere una regolamentazione o delle difese che li distingua da ciò che invece è, come abbiamo visto,pericoloso e molto diffuso. Chi ha come me una visibilità grande, deve saper chiedere scusa e prendersi le sue responsabilità, questa non è casa nostra, ma un luogo pubblico e ci si deve regolare. Buona serata terrestri, fuori e dentro la rete“, scrive Gassmann.