Gasparri: “Stare accanto a Berlusconi è stato un privilegio. Gli sono sempre rimasto vicino. Rifarei tutto”
Silvio Berlusconi “è stato un amico, una guida politica, un gigante della storia. Nessuno è come lui nel panorama italiano ed internazionale. E l’insegnamento che ci lascia è di non mollare, di non sciogliere le righe; facendo quello che potremo fare, sapendo che non ci sono figure pari al suo valore e alla sua grandezza”. Lo ha detto all’Adnkronos il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, arrivando in piazza Duomo, a Milano, dove alle 15 si terranno i funerali di Stato del leader di Forza Italia, scomparso lo scorso lunedì all’età di 86 anni. Visibilmente commosso dopo una stagione politica difficilmente dimenticabile, per il vicepresidente del Senato si tratta di ore complicate e dolorose. La consapevolezza della grandezza di Berlusconi – dice- “ non ci deve indurre a tradire il suo insegnamento: Io sono rimasto accanto a lui per 29 anni con grande lealtà: questa ormai è la cifra identitaria della mia vita. Ormai ho 66 anni- dice Gasparri stilando un bilancio con l’AdnKronos – . E proseguirò a fare le cose che ho fatto con lui, sapendo che senza di lui non è la stessa cosa”. Del resto, osserva, “ritirarsi sarebbe un tradimento nei suoi confronti”. E dunque “io sarò in campo per fare quello che potremo, nella coerenza della nostra lezione”.
Gasparri: “Stare accanto a Berlusconi è stato un privilegio”
I ricordi si addensano e con essi un metodo di lavoro che costuituisce una lezione politica insostituibile. Ricorda Gasparri a Lapresse. it: “Berlusconi voleva parlare con l’avvocato Silvetti (neo sindaco di Ancona) alle 7.30 del mattino di domenica, due settimane fa. Sono queste cose che fanno capire la grandezza dell’uomo, perché le grandi opere le conoscono tutti ma Berlusconi era anche questo. Anziano, con la malattia e tutto il resto, cercava l’avvocato Silvetti per dargli una parola di incoraggiamento. Questo ti fa capire che stare accanto a lui è stato un onore e un privilegio”.
Gasparri: “Berlusconi ci ha insegnato ad ascoltare tutti”
Gli inizi di un rapporto umano e politico risalgono al lontano 1994, ricorda Gasparri: “Conobbi Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi nel 1994- rievoca con il Tg2– dopo il giuramento da Sottosegretario. E da quel momento in poi lui mi diede del tu e diventammo amici. La vicinanza è stata reciproca sia nei momenti belli che in quelli brutti, come accade nella politica. Io sono sempre rimasto vicino a Berlusconi, anche quando fu condannato ingiustamente ed andammo sotto Palazzo Grazioli. Fui sulla scalinata di quel Tribunale che ha perseguitato Berlusconi. E rifarei tutto. Poi l’ultima telefonata giovedì. Nonostante il tono affaticato, ha parlato di cose organizzative. E attraverso questi gesti Berlusconi ci ha insegnato che bisogna ascoltare tutti, perché è un nostro umile dovere. Berlusconi aveva la capacità di essere amico di tanti, anche grazie alla sua cultura imprenditoriale. Che lo ha portato ad avere una particolare capacità di instaurare sempre un dialogo aperto e pacifico”. Maurizio Gasparri vicepresidente del Senato al Tg2.
“Andremo avanti nel nome del centrodestra da lui fondato”
“Tutte caratteristiche – ha continuato – che l’hanno fatto diventare uno dei più grandi statisti della scena internazionale. Il migliore Ministro degli Esteri dell’Italia. E le parole di Netanyahu, Bush, Blair e di tanti altri, che oggi sono criticabili per l’aggressione che fanno subire ad altri Paesi, dimostrano come Berlusconi abbia inciso nel panorama mondiale. Berlusconi è stato un titano e ha segnato tappe di storia- prosegue il suo ricordo- . Per quanto riguarda il futuro di Forza Italia, in queste ore, nonostante il grande dolore, ho visto, insieme a Tajani, Barelli e tutte le persone più vicine a Berlusconi. Tutti hanno consapevolezza che la sua eredità è anche quella politica, oltre che finanziaria, televisiva, industriale e produttiva. Non sta a me dire che succederà. Quello che sappiamo è che non esiste un altro gigante come Berlusconi. Sicuramente la situazione è cambiata, e bisogna essere consapevoli che non ci sono altre figure di questo spessore né in Forza Italia, né altrove. Ma noi andremo avanti perché noi siamo il centrodestra, fondato da Berlusconi. E siamo nel Partito Popolare Europeo, il baricentro dei moderati. Che sarà essenziale nel prossimo Parlamento Europeo che sarà eletto nel 2024″.