Donne sotto tiro, nel mirino di uomini violenti: familiari, ex e malviventi. Gli ultimi tre casi solo ieri
Una aggredita e minacciata da un 42enne italiano che ha violato il divieto di avvicinamento. Una turista americana brutalmente assalita a scopo di rapina da un senegalese alla Stazione Termini. Sono gli ultimi casi che testimoniano, drammaticamente, quanto spesso e quanto ferocemente, le donne siano sotto tiro. Nel mirino di uomini brutali che le aggrediscono, le perseguitano, le maltrattano e, sempre più spesso, le uccidono. La ferocia del fidanzato di Giulia Tramontano, tradita e uccisa senza pietà dal compagno da cui aspettava un figlio. O l’ultima vicenda di sangue che arriva da Bari, che vede un genitore investire e assassinare la figlia dopo una lite legata a dissidi familiari, sono solo gli ultimi, terrificanti episodi che la cronaca rimanda. Vicende che emergono a monte di un sommerso inquietante e sempre più dilagante. Un contesto drammatico in cui si inseriscono due aggressioni a due donne, denunciate solo ieri a Roma e nei dintorni della capitale, e che, anche se fortunatamente non sono degenerate in tragedia, testimoniano la recrudescenza di un fenomeno che sembra inarrestabile.
Donne sotto tiro, nel mirino di uomini violenti
Cominciamo dal primo caso avvenuto sul litorale laziale, con i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio. I quali hanno arrestato un 43enne italiano gravemente indiziato di aver violato il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Reato a cui si aggiungono anche quello di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Porto di armi od oggetti atti ad offendere. Si verifica tutto la scorsa notte, quando il personale sanitario del 118 è intervenuto in località Tor San Lorenzo per medicare un uomo che si era ferito a seguito di un incidente domestico, e ha notato una lite in atto tra un uomo e una donna. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di alcol, stava minacciando la donna con un coltello da cucina in mano. E per questo sono stati allertati i Carabinieri tramite 112.
Roma, viola il divieto avvicinamento e minaccia la vittima con un coltello
All’arrivo dei militari, l’uomo beccato a discutere animatamente con una donna, ha cominciato a minacciare anche loro. E decisamente vani sono risultati i tentativi di riportalo alla calma. I Carabinieri, quindi, per immobilizzarlo hanno dovuto utilizzare il taser in dotazione per disarmarlo e riportare la sicurezza. Quindi, una volta sequestrato il coltello, hanno lasciato spazio al personale medico che ha accertato il suo buono stato di salute. A quel punto gli uomini dell’Arma hanno provveduto a portare il 43enne in caserma dove, nel corso dell’identificazione, è emerso che la persona fermata era sottoposta al divieto di avvicinamento alla donna precedentemente aggredita, che lo aveva denunciato nei mesi scorsi per i maltrattamenti in famiglia subìti. Arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di Anzio come ha disposto l’Autorità Giudiziaria, ora sull’uomo incombe il successivo giudizio direttissimo.
Donne nella spirale di violenza maschile, l’allarme scattato da una lite in strada. E non è l’unico caso di ieri…
E non è ancora tutto. Nel pomeriggio, infatti, i Carabinieri della Stazione di Marina Tor San Lorenzo hanno dato attuazione all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare nei confronti di un 50enne italiano. L’uomo dovrà espiare un anno e nove mesi per i reati di atti persecutori, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, danneggiamento e violazione di domicilio. Tutti reati commessi nel 2018 in Abruzzo. Proprio a seguito di queste condotte, l’autorità giudiziaria lo aveva già stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa, e ai luoghi che la donna che frequenta poiché, dopo che la vittima aveva deciso di mettere fine alla relazione sentimentale, l’uomo aveva iniziato a telefonarle insistentemente. A pedinarla e a postare intimidazioni dai social network. E, addirittura, in una circostanza l’aveva minacciata con un’ascia e le aveva danneggiato con una mazza da baseball la sua autovettura.