Bimba morta in auto, le prime parole del papà: “Ero convinto di averla lasciata all’asilo”

8 Giu 2023 17:43 - di Lucio Meo

Sarà conferito domani l’incarico dalla Procura di Roma per svolgere l’autopsia sul corpo della bimba di 14 mesi morta ieri dopo essere stata dimenticata dal padre nel sedile posteriore dell’auto alla Cecchignola. L’uomo, un carabiniere di 45 anni, è indagato, come atto dovuto, per abbandono di minore. “Non cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”, sono state le prime parole dette dal carabiniere agli inquirenti. L’auto, intanto, è sotto sequestro per consentire i rilievi. I genitori, ancora sotto choc, sono stati sentiti ieri dagli inquirenti, che ritengono si tratti di una tragica fatalità. A condurre le indagini, coordinate dalla Procura, sono i carabinieri della compagnia Eur e del Nucleo investigativo.

Bimba morta in auto, il papà e la mamma sono sotto choc

Da una prima ricostruzione, l’uomo, un carabiniere che lavora alla divisione generale per il personale militare del ministero della Difesa, è arrivato in via dei Fucilieri, ha parcheggiato la macchina e doveva accompagnare la bambina all’asilo interno per i dipendenti del ministero della Difesa. La mamma avrebbe poi dovuto riprenderla. Quando la donna è arrivata all’asilo però le hanno detto che la piccola non c’era. A quel punto ha visto la macchina del marito parcheggiata con la bimba all’interno. Purtroppo per la piccola non c’è stato nulla da fare. Entrambi i genitori sono al momento sotto choc. Sul posto i carabinieri della compagnia Eur.

Antoniozzi: “Quell’uomo non è un assassino”

Davanti alla morte della piccola bambina romana dimenticata dal padre in macchina c’è solo tanto dolore. Ma ritenere il papà un assassino è sbagliato profondamente”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Probabilmente è stato un caso di amnesia dissociativa – aggiunge Antoniozzi – una condizione che porta a stati di assoluta amnesia, così come accade per gli stati crepuscolari. Dobbiamo avere pietas per questo uomo distrutto – conclude Antoniozzi – ovviamente senza dimenticare che è morta una bambina e che ci sono responsabilità penali colpose da affrontare”.

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