Berlusconi, Tirelli (Lgr): “È stato argine contro lo strapotere delle toghe rosse” (video)

23 Giu 2023 15:01 - di Luca Esposito
tirelli berlusconi

«L’Italia è a un bivio. Davanti a noi, dopo la morte di Silvio Berlusconi, c’è un rischio che non è stato sufficientemente considerato». L’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente del partito “Liberta, Giustizia, Repubblica” e leader delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, analizza così l’attuale scenario politico dopo la scomparsa del leader di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio.

Tirelli: «Berlusconi è stato un importantissimo anticorpo per la salute della nostra democrazia»

«Berlusconi ha rappresentato un importantissimo anticorpo per la salute della nostra democrazia», ha sottolineato Tirelli. Una democrazia messa in pericolo già nel dopo Tangentopoli, quando le inchieste della magistratura cancellarono interi partiti, lasciando campo libero al Partito comunista. «La decisione del Cavaliere di scendere in politica diede l’opportunità agli italiani di scegliere tra più schieramenti ed evitare un monocolore di sinistra», ha proseguito , aggiungendo che davanti alla cultura «giustizialista è stato l’unico personaggio politico a portare in alto il vessillo della cultura garantista, della cultura liberale».

L’importanza di arginare il “partito delle Procure”

Senza il Cav cambiano l’Italia e lo scenario politico futuro. Cambiano le prospettive. «C’è bisogno di lottare con la stessa forza di Berlusconi, con la stessa veemenza contro i possibili sconfinamenti del partito delle Procure», ha detto Tirelli. E, in quest’ottica, Lgr si pone come movimento politico che punta a portare avanti battaglie politiche e culturali, anche in chiave elettorale, «per l’affermazione dei principi sacri del garantismo e della giustizia giusta» nell’alveo del centrodestra e contro il populismo grillino e la subordinazione della sinistra alle toghe rosse. «Silvio Berlusconi – ha aggiunto il presidente di Lgr – è stato indubbiamente un argine, prima di tutto di natura culturale, alla magistrocrazia. È stato colui che ha lottato contro la mentalità pauperistica della sinistra. Ma il vero rischio odierno è quello di trovare nel nostro assetto politico italiano un vuoto che non faccia fronte al partito dei pm».

Lo sguardo sulla politica estera e l’esempio di Pratica di Mare

Ma se in Italia ha rappresentato una garanzia per il sistema democratico, anche all’estero si è contraddistinto per le sue capacità. Per Tirelli, Berlusconi «era di una caratura politica rilevantissima. Basti ricordare il famoso summit di Pratica di Mare che fu uno degli eventi più importanti degli ultimi 30 anni della nostra politica estera che avrebbe potuto gettare le basi, se opportunamente coltivato, anche per normalizzare il rapporto tra Occidente e Russia. Dopodiché, mi spiace dirlo, ma dobbiamo stendere davvero un velo pietoso sull’intervallo politico rappresentato dal grillino Luigi Di Maio».

Oggi, però, il Bel Paese deve fare i conti con una realtà diversa. «L’Italia deve essere senza alcun dubbio filo occidentale ed atlantica, ma deve anche recuperare una sua dignità nell’alleanza atlantica», ha detto Tirelli, per il quale appartenere a questo schieramento non significa «necessariamente accettare diktat senza poter intervenire in alcun modo alla formazione della politica internazionale». Il sostegno all’Ucraina nel conflitto non è in discussione ma quello che deve cambiare, per il presidente di “Lgr”, è l’atteggiamento nei confronti della Russia.

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