Berlusconi a tutto campo: Meloni sulla strada giusta. Ora avanti tutta per un centrodestra europeo

4 Giu 2023 10:42 - di Bianca Conte
Berlusconi

Berlusconi, tornato in campo dopo la malattia – di cui dice: «Ho sofferto molto, ma ho sempre avuto fiducia nell’aiuto di Dio. Nelle capacità del personale medico e sanitario che mi ha assistito. Ed  anche nella tenuta del mio corpo» – e dopo il ricovero al San Raffaele di Milano, in un’intervista a Il Giornale traccia un bilancio politico dei primi nove mesi di governo. Riflette sull’esperienza personale che l’ha costretto in ospedale per un mese e mezzo. Guarda al futuro del Paese di cui, specie nel post amministrative e con l’affermazione netta del centrodestra, rilancia con slancio prospettive e traguardi già raggiunti in questa prima fase di governo. Sottolineando con orgoglio: «Meloni è sulla strada giusta. Spero nel contributo della sinistra, ma da loro finora solo calunnie». Il Cav però, tira dritto, con la tenacia e la convinzione di sempre. Del resto, come racconta al quotidiano diretto da Minzolini, «non ho mai smesso di lavorare, neppure dalla terapia intensiva. Ero in costante contatto con i miei collaboratori, i dirigenti e i parlamentari di Forza Italia. C’erano da preparare le elezioni amministrative: e devo dire – alla luce dei risultati – che sono molto soddisfatto del lavoro svolto».

Governo Meloni, Berlusconi: «Il percorso è quello giusto, attivamente impegnati ad appoggiarlo»

Ma come detto, dopo aver vinto la sua personale battaglia per la salute, con un bilancio personale e politico positivo alle spalle, il Cav guarda avanti. Alle sfide che attendono il Paese, in casa e all’interno dei confini europei. Così, rispetto all’impegno e ai risultati conseguiti dal governo sul fronte dell’impegno e dei traguardi raggiunti dall’esecutivo, e su quello della dialettica con le forze in campo, si dice orgogliosamente soddisfatto e ottimista. Sottolineando: «Il percorso è quello giusto, sul piano della riduzione della pressione fiscale (penso alla consistente riduzione del cuneo). Dell’aumento delle pensioni più basse. Della riforma della giustizia. E su quello delle infrastrutture: ad iniziare dalle grandi opere come il Ponte sullo Stretto. Tutte cose che in campagna elettorale avevo indicato come indispensabili, e che ora il governo Meloni sta realizzando». Aggiungendo anche: «Naturalmente ci vorrà tutta la legislatura, e noi siamo attivamente impegnati ad appoggiare e a sostenere con lealtà e spirito costruttivo l’esecutivo per realizzare questi impegni».

E sulla Ue: «Una maggioranza di centrodestra darebbe un nuovo impulso»

Non solo. Ampliando lo sguardo prospettico sull’Europa, Silvio Berlusconi si dice convinto che «una maggioranza di centrodestra in Europa sarebbe una svolta importante». Un cambiamento epocale che darebbe nuovo impulso al funzionamento delle istituzioni europee, superando ogni residua forma di scetticismo verso la casa comunitaria». Perché, secondo il leader di Forza Italia, «la maggioranza fra popolari, liberali e socialisti, che ha retto le istituzioni europee per molti anni – sottolinea il Cav – ha fatto il suo tempo. Aveva un senso quando l’Europa era soprattutto un accordo fra gli Stati, e rappresentare nelle istituzioni europee tutte le grandi famiglie politiche dell’epoca ne garantiva una certa neutralità. Ma man mano che l’Europa ha acquisito una soggettività politica autonoma, processo che io considero necessario e fondamentale, è diventato sempre più importante che la sua guida assuma una connotazione politica chiara. Tenere insieme forze che hanno visioni ed obbiettivi diversi porta solo alla paralisi o a soluzioni pasticciate».

«Una maggioranza con un’idea ben chiara dell’identità d’Europa, delle sue radici, del suo ruolo attivo nel mondo»

E ancora. In Europa, come nei singoli Stati, spiega il padre nobile di FI, «occorre una chiara assunzione di responsabilità politiche. Le alternative sono due, il centrodestra e la sinistra, lasciando fuori naturalmente su entrambi i fronti le frange estremiste inaffidabili ed irresponsabili. I cittadini europei hanno il diritto di scegliere. Io credo che noi popolari, con i liberali e i conservatori, rappresentiamo la maggioranza degli europei. Una maggioranza con un’idea ben chiara dell’identità d’Europa, delle sue radici liberali e giudaico-cristiane, del suo ruolo attivo nel mondo. Ovviamente considero indispensabile che i nostri alleati italiani siano di questa partita. Se dentro o fuori dal Ppe lo devono decidere prima di tutto loro», sottolinea Berlusconi.

Berlusconi sulla dialettica con l’opposizione: «Da loro finora solo calunnie»

È un Berlusconi a tutto campo quello che dialoga con Il Giornale, in un’intervista a cuore aperto sulle sfide in corso e quelle che attendono il Paese. Un veterano di lungo corso della politica che, dall’alto di un esperienza maturata sul campo, non sottovaluta il ruolo dell’opposizione ma – al tempo stesso – non può non rilevare i limiti e degli interlocutori di sinistra. Ai quali, con nettezza e concretezza, ricorda: «Noi del centrodestra abbiamo la responsabilità più grande, perché ce l’hanno affidata gli elettori. Ma anche l’opposizione in una democrazia ha una funzione essenziale». Rimarcando contestualmente che: «Noi quando eravamo all’opposizione non abbiamo mai fatto mancare un contributo propositivo e costruttivo, votando o sostenendo le cose che ritenevamo buone ed utili per l’Italia, pur nella netta distinzione dei ruoli. Se la sinistra avesse senso dello Stato, farebbe altrettanto. Ma purtroppo, conoscendo gli avversari, non mi faccio illusioni».

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