Addio a Massimo Pedroni. Ci lascia un uomo libero che ha sempre combattuto il conformismo
Si è spento lo scrittore e poeta Massimo Pedroni, a lungo collaboratore del Secolo d’Italia. “Apprendo con grande dispiacere la notizia della sua scomparsa – ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano- . L’Italia perde oggi un intellettuale libero, uno scrittore coraggioso e un poeta sensibile: un protagonista della cultura della Capitale sia nei teatri che in quei luoghi magici che sono le biblioteche. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le mie condoglianze”. Il ricordo del ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. Grande cordoglio sui profili social di tanti suoi amici che hanno con lui condiviso negli anni le battaglie della destra.
Morto Massimo Pedroni, Sangiuliano: un intellettuale libero
Amava il teatro, la poesia, bellissimo il suo ultimo libro L’albero: approfondiva l’incontro tra il grande Samuel Beckett e lo scultore Alberto Giacometti in una sorta di dialogo metafisico tra le arti. Grande commozione nel mondo della destra. Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera ricorda il saggista e scrittore nei suo ruoli istituzionali: già vicepresidente del Teatro di Roma, consigliere d’amministrazione delle Biblioteche di Roma, grande organizzatore culturale. “Massimo fu un amico, un amico di molti di noi, legati dalla sfacciataggine dei sogni, come uno dei suoi romanzi”. Così lo ha ricordato nell’Aula della Camera. “Nel mondo di Massimo Pedroni vi era tutto il fascino dell’impervio, dello sdrucciolevole, del ripido. Un mondo vissuto senza riserve, insieme a Paola Livraghi, militante di idee come te, oltre che consorte premurosa; e a tuo figlio Goffredo Maria,”. A loro, dice Mollicone, “va il nostro forte abbraccio personale e di comunità”.
Il ricordo di Federico Mollicone alla Camera: “Massimo sarai sempre con noi”
Pedroni stava male da lungo tempo. Una malattia che non gli ha impedito di combattere come un leone e di dedicarsi alla letteratura, alla scrittura, alla poesia, alla drammaturgia. “Massimo – si rivolge a lui Mollicone nell’estremo saluto- ora il tuo spirito libero dai miasmi della malattia che ingabbiava il tuo corpo, vola luminoso e alto accanto a noi. Lasciandoci la tua raffinata cultura, il tuo sarcasmo sottile e la profondità del tuo sguardo filosofico. Per chi come noi ha una visione spirituale della vita sappiamo che la morte è soltanto una soglia oltre cui andare. A Dio, Massimo, sarai sempre con noi”. Uomo libero: tutti i tributi che dai social gli amici di sempre gli tributano sottolineano le sue battaglie di una vita nel liberare la cultura da ogni cappa di conformismo. Per queste qualità è stato sempre apprezzato anche dagli avversari politici. “Sono addolorato per la scomparsa di Massimo Pedroni, un uomo e un intellettuale che ha lasciato un’impronta significativa nelle istituzioni culturali della città di Roma”, lo piange Miguel Gotor . Indimenticabile la dedizione con cui collaborò al Secolo d’Italia, con ritratti di scrittori e poeti. Sempre attento alle letture anticonformiste e coraggiose degli eventi culturali.
Profondo dolore per la scomparsa di Massimo Pedroni esprime il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Professore, intellettuale, scrittore: è stato un vero appassionato del mondo della cultura, che oggi perde un interprete autentico e al quale non ha mai smesso di donare il suo impegno quotidiano. Un esempio per tanti, ha sempre trasmesso, attraverso i suoi scritti un insegnamento. Alla sua famiglia le mie più sentite e sincere condoglianze”.